di Silvia iacono
Palermo, 21 mag – Vertice a Palazzo dei Normanni tra il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone i i presidenti delle province siciliane. L’incontro si è svolto alla vigilia della riforma che entro fine anno dovrebbe portare al trasferimento delle competenze ai liberi consorzi. Durante la riunione i presidenti hanno manifestato questo pomeriggio la difficoltà a garantire sin dalle prossime settimane le spese obbligatorie e la copertura dei servizi minimi essenziali. “Si è trattato di un incontro molto utile – ha detto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone – che ci ha consentito un approfondimento più esaustivo delle necessità delle Province siciliane, alla luce di una riforma che è già avviata e che andrà completata entro la fine dell’anno. I presidenti e i commissari, di concerto con l’Assessore Valenti, si sono impegnati a presentare, nel minor tempo possibile, i risultati di un ulteriore monitoraggio della situazione finanziaria che ci permetta di approvare un assestamento di bilancio entro la pausa estiva. Non c’è tempo da perdere, soprattutto per venire incontro a quelle Province che oggi lamentano situazioni economiche critiche”.
Presenti all’incontro che si è svolto nella sala Rossa di palazzo dei Normanni il presidente dell’Unione delle Province regionali siciliane, Giovanni Avanti, e i presidenti e commissari delle nove Province dell’Isola. Al centro dell’incontro, cui ha partecipato anche l’Assessore regionale alla Funzione Pubblica e alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, e i capigruppo, la situazione economica e finanziaria degli Enti locali, che a partire dal 2010 hanno visto ridursi di circa 236 milioni di euro i trasferimenti dallo Stato.
Alla fine dell’incontro il capogruppo del Pid all’Ars, Toto Cordaro, ha sottolineato in sala stampa ai giornalisti che: “Il problema non è l’eliminazione dell’ente ‘Provincia’, ma è quello di continuare a garantire servizi di esclusiva competenza delle Province. Faccio riferimento in particolare alle funzioni di manutenzione delle strade provinciali e dell’edilizia scolastica. Si impone al più presto una variazione di bilancio, perché, come già hanno denunciato gli stessi presidenti e commissari, dal primo luglio non saranno più in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Ho chiesto al presidente Ardizzone e all’assessore Valenti – conclude Cordaro – di studiare una variazione di bilancio entro la pausa estiva per evitare che anche questi dipendenti entrino nella già sovrabbondante platea dei precari e soggetti in mobilità”.
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