Coronavirus

Arrivi in Sicilia, Musumeci chiarisce: “Per il momento no ad apertura”

Arrivi in Sicilia. Il decreto ministeriale Fase 2 presentato dal Governo Conte lunedì ha disposto per il 4 maggio la riapertura di alcune attività produttive e commerciali, così come la possibilità di muoversi più liberamente.

Potranno riprendere a lavorare le aziende del settori manifatturiero e tessile, così come sarà possibile la riapertura dei cantieri. Anche il commercio all’ingrosso funzionale a queste attività potrà tornare a funzionare. Per quanto riguarda bar e ristoranti, sarà consentito l’asporto per il consumo presso il proprio domicilio.

Arrivi in Sicilia, un nuovo esodo dalle regioni del Nord verso l’isola potrebbe causare un’impennata dei contagi

Prevista anche la possibilità di andare a trovare familiari o congiunti, anche fuori dal proprio Comune di residenza, e di fare la manutenzione in aree verdi, orti e terreni di abitazioni secondarie.

Questo primo allentamento dei provvedimenti a contrasto del Coronavirus non deve però essere letto come un ‘liberi tutti’. Le autorità hanno invitato tutti i cittadini a mantenere la pazienza e ad essere responsabili. Se è vero che in alcune regioni i numeri di nuovi contagi e dei decessi sono sempre di meno (in Sicilia ieri per la prima volta non è stato registrato nessun decesso legato al Covid-19), il virus non è stato ancora sconfitto ed il rischio di una nuova ricaduta è assolutamente reale.

Nonostante gli appelli lanciati dalle autorità, e alle limitazioni che rimarranno ancora in vigore, c’è chi ha interpretato questa prima apertura come la possibilità di abbassare la guardia e riprendere la vita di tutti giorni.

È per questo motivo che in molti temono una ripresa degli arrivi in Sicilia. Come avvenuto nelle prime settimane di lockdown, alcuni potrebbero approfittare dell’allentamento delle misure per lasciare le città del Nord e tornare dalle proprie famiglie in Sicilia. Con il rischio di ‘portare’ il virus in una Regione fino a questo momento colpita in maniera lieve rispetto ad altre aree del Paese.

Trenitalia aumenta le corse in partenza da Milano e Torino verso la Campania

Ad alimentare le preoccupazioni in tal senso è stata la decisione di Trenitalia di aumentare il numero delle corse in partenza da Milano e Torino con destinazione Napoli. L’azienda di trasporti ha annunciato di aver previsto quattro frecciarossa in più rispetto agli otto rimasti attivi durante il periodo di quarantena. Secondo quanto si può leggere sul sito di Trenitalia sono state aggiunti un Napoli-Torino e un Milano Napoli al mattino, mentre al pomeriggio è stato aggiunto un nuovo treno da Torino a Napoli e uno dal capoluogo campano a Milano.

Le maggiori opzioni di viaggio potrebbero invogliare gli spostamenti tra regioni, ed in particolare i movimenti di chi è rimasto nelle città del Nord durante il periodo di isolamento e che adesso vorrebbe tornare a visitare i propri affetti nelle regioni meridionali.

Al momento non risulta nessun collegamento diretto via treno tra la Sicilia e il resto dell’Italia. L’ultimo intercity da Roma è stato infatti cancellato lo scorso 25 marzo.

Musumeci: “Ho chiesto al ministro dei Trasporti di mantenere inalterate le norme per l’accesso in Sicilia”

Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci è intervenuto sulla questione, e ha confermato che le regole per gli arrivi nell’isola rimangono invariate: “Ho appena chiesto al ministro dei Trasporti di mantenere inalterate le norme per l’accesso in Sicilia. Saranno, come sempre, i dati epidemiologici a suggerirci, nelle prossime settimane, quando avviare una lenta e graduale riapertura dei collegamenti con il resto del Mondo. Se oggi l’Isola può contare sul più basso numero di contagi lo si deve anche alla forte limitazione degli arrivi e alla disciplina del popolo siciliano”.

Il governatore non vuole quindi rischiare di compromettere la buona reazione della Sicilia al virus registrata fino a questo momento.

Se gli arrivi da fuori saranno bloccati come avvenuto nelle scorse settimane, torneranno a viaggiare molti nuovi treni nelle ferrovie siciliane. A partire dal 4 maggio infatti saranno operativi circa il 50% del totale dei convogli, il doppio rispetto ai movimenti permessi fino ad ora.

Lo scorso 19 marzo infatti il presidente Musumeci e l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone avevano stabilito la sospensione di gran parte delle corse in Sicilia, per scoraggiare quanto più possibile gli spostamenti non strettamente necessari all’interno dell’Isola.

Trenitalia ha attivato un protocollo di sicurezza per ridurre i rischi di contagio sui propri convogli. È stata disposta l’installazione di dispenser di gel igienizzante all’interno dei vagoni, mentre il personale ferroviario sarà dotato dei dispositivi di sicurezza necessari. Sarà potenziata anche la sanificazione a bordo dei treni.

Antonino Clemente

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