Arresti Palermo, imponevano fornitura di frutti di mare ai ristoranti
Arresti Palermo. Agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile, nella mattinata odierna, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo che ha coordinato le indagini, hanno eseguito l’Ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal G.I.P. del locale Tribunale a carico di:
· SERIO Giuseppe, nato a Palermo il 09.10.1979 (detenuto);
· SERIO Nunzio, nato a Palermo il 05.08.1977 (detenuto);
· RANERI Filippo, nato a Palermo il 10.11.1986.
Gli indagati rispondono, a diverso titolo, di trasferimento fraudolento di valori e concorrenza sleale aggravati dall’aver agito con metodo mafioso e dall’aver favorito l’associazione mafiosa.
La misura giunge a corollario di un’attività d’indagine condotta sulla famiglia di Tommaso Natale dalla quale era scaturito, nello scorso mese di gennaio*, un provvedimento di fermo emesso dai Magistrati della Procura di Palermo a carico di diversi personaggi, tra cui lo stesso Giuseppe SERIO, accusati di associazione mafiosa ed estorsione.
Arresti Palermo: sottoposta a sequestro anche un’agenzia scommesse
Quelle indagini avevano, infatti, dimostrato come i fratelli Nunzio e Giuseppe SERIO, elementi di vertice del sodalizio mafioso operante nella zona di Tommaso Natale nonché fedelissimi dei LO PICCOLO, avessero imposto ai ristoratori delle borgate marinare palermitane di Mondello e Sferracavallo la fornitura dei frutti di mare distribuiti dall’esercizio denominato “Frutti di mare Cardillo”, fittiziamente intestato ad una cugina ma, di fatto, nella loro disponibilità.
Nella maggior parte dei casi, per ottenere le commesse, era sufficiente che i SERIO, forti del loro riconosciuto blasone mafioso, si presentassero ai gestori dei locali di ristorazione; non sono mancati, tuttavia, casi in cui gli esercenti sono stati pesantemente minacciati.
Analogo atteggiamento intimidatorio era riservato ad eventuali fornitori concorrenti che avessero “osato” proporre i loro prodotti ai ristoratori della zona.
Inoltre, è stato sottoposta a sequestro preventivo un’agenzia di scommesse nella formale titolarità di RANERI Filippo, destinatario della misura dell’obbligo di dimora, ma riconducibile a Giuseppe SERIO.