Arresti Anas Sicilia, fermati tre funzionari in flagranza di reato

Arresti Anas Sicilia. La Procura guidata da Carmelo Zuccaro ha eseguito l’arresto in flagranza di reato di tre funzionari dell’Anas Spa, area compartimentale di Catania, con l’accusa di corruzione.

I tre sono stati “beccati” con la mazzetta in mano, si tratta del direttore dei lavori dell’Anas, Riccardo Contino, e il dipendente dell’Anas, Giuseppe Panzica finiti entrambi in carcere, mentre il Rup (responsabile unico del progetto) Giuseppe Romano è ai domiciliari.

“Ripeto quello che ho detto per mesi e vorrò ribadirlo, alla prima occasione, anche al presidente Conte, ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo gli arresti – per la Sicilia le infrastrutture statali (cioè tutte le arterie principali) sono un problema. E l’Anas non è stata la soluzione. Prendiamone atto e cerchiamo di lavorare insieme. Le responsabilità penali sono personali, per carità. Ma se il “sistema” non va o, peggio, se dovesse avere riferimenti anche nell’amministrazione regionale è bene reagire. Chi ruba risorse pubbliche ruba il futuro dei nostri figli”.

Arresti Anas Sicilia, il risultato di un’ampia indagine

Si tratta di un’ampia indagine finalizzata a individuare gli appalti pubblici oggetto di azione di denaro in contanti operate da imprese affidatarie corruttrici, le quali eseguendo le opere assegnate loro senza rispettare i capitolati tecnici traevano un profitto criminale (anche fino al 20% del valore dell’appalto) condividendo con i funzionari corrotti dell’Anas, che avrebbero dovuto controllare la sicurezza della fase esecutiva e al corretto stato di avanzamento dei lavori (SAL).

Soddisfazione da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone che ha subito dichiarato: “Apprezziamo il lavoro della magistratura catanese che, in maniera puntuale e circostanziata, ha individuato e reciso segmenti di malaffare nel settore dei lavori pubblici. Quanto accaduto deve essere da monito per tutti coloro che hanno un ruolo, una responsabilità o un impegno nella Pubblica amministrazione e nella Pubblica amministrazione allargata, cioè le aziende di Stato. Più volte abbiamo chiesto ad Anas di dar seguito a un impulso riformatore per efficientare le performance e onorare gli impegni verso il territorio siciliano.

Purtroppo fatti come quelli odierni non aiutano, anzi rischiano di deprimere. Ad onor del vero, però, in questi 22 mesi di mandato, con Anas abbiamo avuto un rapporto schietto, senza mai fare sconti. Abbiamo anche conosciuto tantissime persone, dirigenti, funzionari, capicentro, operai, amministrativi e posso dire che moltissimi di essi, che conosco personalmente, sono tutte persone impegnate e che hanno compreso non solo le ragioni del Governo Musumeci, ma soprattutto le aspettative e le speranze della Sicilia.

Da oggi l’ad Massimo Simonini e il direttore Valerio Mele avranno rispettivamente un ulteriore compito: quello di dar prova del volto buono di Anas in Sicilia, un’azienda che torni a dare risposte sulle infrastrutture stradali e a essere un serio riferimento nazionale”.