Nella giornata del 20 giugno 2022 personale della Polizia di Stato del Commissariato distaccato di P.S. di Piazza Armerina ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP di Enna su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo, già gravato da plurimi precedenti penali, che si sarebbe reso responsabile del reato di atti persecutori in pregiudizio della ex fidanzata.
La presunta persona offesa, da alcuni mesi, avrebbe subito pericolose condotte persecutorie da parte dell’uomo che non accettava la volontà della donna di non proseguire più la loro relazione.
Stante la pericolosa escalation degli eventi persecutori che l’uomo avrebbe posto in essere, che si sarebbero concretizzati, nelle ultime settimane, nel perseguitare la presunta persona offesa ponendosi alla ricerca della stessa, nell’assillarla con continue telefonate e/o messaggi di vario genere, nel minacciare la sua incolumità e quella dei suoi familiari, nello screditare la reputazione contattando le persone a lei vicine e, in ultimo, nel minacciarla anche di deturparle il viso, la predetta ha trovato il coraggio di rivolgersi alla Polizia di Stato per denunciare i fatti.
Le indagini svolte tempestivamente dal personale in servizio presso il Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Enna, nel rispetto delle linee guida in materia di reati del c.d. “Codice Rosso”, hanno consentito di delineare un preciso e circostanziato quadro indiziario in ordine al reato attribuito all’uomo.
Il GIP presso il Tribunale di Enna, con analoga celerità, nella giornata di ieri ha emesso la misura cautelare personale degli arresti domiciliari che, nelle ore immediatamente successive, è stata eseguita dagli stessi investigatori della Polizia di Stato nei confronti dell’indagato in provincia di Palermo.
L’attenzione della Polizia di Stato per i c.d. “reati di genere” rimane sempre alta e si invitano le vittime di tali reati a denunciare tempestivamente le patite condotte persecutorie e/o maltrattanti per attivare le necessarie procedure di tutela delle stesse.
Sapere di poter contare su poliziotti capaci e con un profondo senso del dovere, consente alle donne vittima di violenza di non sentirsi sole, così da convincere ogni singola vittima di violenza ad uscire dal silenzio e poter neutralizzare le minacce che ogni giorno si manifestano tra le mura domestiche.
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