Arrestati due fratelli: nascondevano arsenale e cocaina

La Polizia di Stato ha arrestato il pregiudicato R.G.S. classe 1973,e il fratello pluripregiudicato S. C.M. classe 1987 perché ritenuti responsabili di detenzione illegale di armi e relativo munizionamento, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio. 

I “Falchi” della Squadra Mobile hanno avviato una attività info investigativa che ha consentito di individuare uno stabile sito in via Plebiscito nel quale vi era il forte sospetto che potessero essere detenute delle armi e della sostanza stupefacente.

Dopo alcuni giorni di osservazione, individuato l’appartamento sospetto, gli operatori di Polizia utilizzando una porta sul retro di un esercizio commerciale, sono riusciti a fare ingresso direttamente nel cortile dell’edificio.

L’accorgimento ha consentito di sorprendere gli inquilini dell’appartamento risultato essere il domicilio dei due pregiudicati; all’interno era presente solo il più anziano dei due fratellastri, il quale, vistosi senza scampo, ha confessato subito che all’interno di un armadio era custodito materiale illecitamente detenuto.

La perquisizione ha fatto sì che venissero rinvenuti due fucili, di cui uno a canne mozze, una fedele riproduzione di una mitragliatrice risultata ad aria compressa, circa un migliaio di munizioni cal. 12 e 10 grammi di cocaina confezionati in sottovuoto.

Accanto alle armi ed alla droga sono stati trovati anche il documento ed il telefono cellulare del fratello più giovane che nel contempo veniva ricercato dalle altre pattuglie per il quartiere di San Cristoforo .Poco dopo, la ricerca dei “Falchi” si è estesa anche all’indirizzo di residenza anagrafico dei due soggetti e questo ha permesso il ritrovamento di un ulteriore fucile con canna e calcio modificati per aumentarne la potenzialità offensive e la maneggevolezza.

Le prime due armi lunghe sono risultate provento di furto in abitazione consumato la scorsa estate nel quartiere di San Giorgio, invece sulla terza arma sono in corso accertamenti per accertarne la natura clandestina poiché non è stato possibile risalirne a prima vista alla matricola. Il fratello più giovane, si è consegnato spontaneamente ai poliziotti. Entrambi i fratelli sono stati quindi arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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