Una donna apre lo sportello anteriore sinistro del veicolo, senza preoccuparsi di fare alcuna verifica, e cagiona, in questo modo, per colpa generica e per inosservanza delle norme sulle circolazione stradale la morte di un uomo, che era a bordo di motociclo.
La donna risponde del reato di omicidio colposo.
Difatti, i Giudici della Corte di Cassazione ribadiscono che “è responsabile del reato di lesioni personali colpose colui che, apra lo sportello di una vettura senza prestare la dovuta attenzione ai veicoli sopraggiungenti, causando così la caduta di un motociclista che urti contro la portiera stessa al conducente di un motociclo che, nel sorpassare un’automobile ferma a lato della strada, proceda troppo accostato a tale veicolo e riporti lesioni personali per l’urto contro lo sportello dell’autovettura, aperto improvvisamente dal suo conducente, non può essere attribuita una colpa concorrente, perché non è normalmente prevedibile la gravissima imprudenza relativa alla apertura di uno sportello effettuato senza il preventivo accertamento della possibilità di farlo liberamente” (Cass. Sent. n. 34925/2022).
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