Apertura Decathlon a Palermo, adesso più vicina grazie al TAR
Sembrava non ci fossero più speranze di poter avere la catena di negozi dedicati allo sport Decathlon a Palermo, ma una sentenza del Tar rimescola le carte e si riapre la partita.
Il tribunale amministrativo regionale ha annullato il diniego del Comune alla riconversione del vecchio stabilimento della Coca Cola a Tommaso Natale per realizzare un nuovo insediamento commerciale adducendo come motivazione una erronea interpretazione delle norme tecniche di attuazione da parte dello Sportello unico delle attività produttive, il Suap.
Ora bisogna vedere se il colosso francese è ancora interessato all’affare. Uno scivolone, l’ennesimo di questa amministrazione comunale, tuona Fabrizio Ferrara, di Forza Italia.
Gli fa eco Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vice presidente della sesta commissione consiliare Attività produttive: “La sentenza del Tar che annulla il no del Comune alla riconversione dell’ex stabilimento Coca Cola di Tommaso Natale per l’apertura di Decathlon è un’ennesima, mortificante, bocciatura per l’amministrazione guidata dal sindaco Orlando, che prendendo una clamorosa cantonata sull’interpretazione delle norme potrebbe avere creato un danno incalcolabile ad una città che ha bisogno di lavoro e sviluppo. Ho chiesto formalmente la convocazione in commissione consiliare Attività produttive degli uffici dell’assessore Piampiano e dell’avvocatura comunale per capire se ci sono ancora margini operativi per evitare che il colosso francese dell’abbigliamento sportivo abbandoni definitivamente il progetto Palermo”.
“L’amministrazione – spiega invece il sindaco Leoluca Orlando – ha sempre operato per la semplificazione delle procedure e della normativa, che sovente è di difficile interpretazione. Anche in questo caso, come emerge chiaramente dai verbali della commissione, la linea proposta era in questa direzione. Come è noto però sono state espresse perplessità da parte di consiglieri comunali e il Suap, riscontrando incertezze interpretative e procedurali, ha operato, peraltro con un parere dell’avvocatura, per il diniego che il Tar sembra adesso aver chiarito”.
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