«Trent’anni sono tanti e sono stati sufficienti a far cambiare una cultura radicata non soltanto in Sicilia: prima c’era la convinzione che la lotta alla mafia fosse solo un problema delle forze dell’ordine e della magistratura. Dopo la drammatica stagione delle stragi del 1992 si è capito che la lotta alla mafia impegna tutti, ogni cittadino, ciascuno nel proprio ruolo.
Oggi questa consapevolezza è cresciuta, anche se l’impegno antimafia molto spesso rimane accompagnato da ipocrisia e da retorica. Io credo che l’antimafia vada predicata e praticata giorno dopo giorno nel silenzio del dovere, evitando speculazioni, per rendere omaggio al sacrificio che tante donne e tanti uomini hanno saputo e voluto compiere per fare migliore questa Sicilia e questa Italia».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in occasione della manifestazione «1992-2022/La memoria di tutti» nel trentennale della strage di Capaci.
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