Amap: bollette basate su consumi reali o stimati. Fattura da 350 € indica abuso o perdite
A seguito delle notizie di stampa riportate negli ultimi giorni, circa presunte bollette AMAP da 350 euro bimestrali per famiglie con due componenti, si precisa che le fatture dell’azienda sono sempre basate o sul consumo effettivo, rilevato dai tecnici di Amap o comunicato dagli utenti, ovvero sul consumo stimato che in questo caso tiene conto della composizione del nucleo familiare e dei consumi medi della stessa zona. A tali acconti segue sempre una fattura di conguaglio non appena sia disponibile una lettura dei consumi effettivi.
Nel caso della città di Palermo, il consumo medio annuo per un nucleo familiare di 3 persone è di circa 13 mc annui, quindi circa 13.000 litri. In tal caso, con le tariffe applicate ai residenti la bolletta bimestrale sarà di 58 euro, comprensivi degli oneri relativi ai servizi di depurazione e fognario. Nel caso di sola fatturazione del consumo idrico, lo stesso sarebbe di soli 38 euro mensili.
Lì dove non siano fatture di conguaglio basate su consumi reali a seguito di acconti di piccola entità, ipotetiche bollette da 350 euro possono quindi originarsi esclusivamente da tre possibilità: errata lettura del contatore da parte degli utenti, gravi perdite nell’impianto domestico o comunque a valle del contatore, abnormi consumi idrici. Perché una famiglia possa infatti pagare 350 euro bimestrali, il consumo di acqua dovrebbe essere infatti pari a migliaia di litri al giorno.
L’azienda non può quindi che invitare tutti gli utenti, oltre che ad un consumo responsabile delle risorse idriche soprattutto per quanto riguarda i principali elettrodomestici, a trasmettere con regolarità l’autolettura del contatore (tramite la App MyAmap o telefonicamente allo 091.279065) e a verificare eventuali perdite o anomalie dell’impianto.