Allarme acqua inquinata fra i residenti di Cardillo, la borgata residenziale alla periferia di Palermo Dai rubinetti delle abitazioni tra via Giovanni Battista Sant’Angelo e via Oreste Lo Valvo lunedì è uscita acqua torbida di colore marrone chiaro. Si tratta di una zona con ville e palazzine compresa, in linea d’aria, tra Palazzo Gamma, dalla parte di via Lanza di Scalea, e il supermercato «Colleverde» di via San Lorenzo. Le analisi di laboratorio dei tecnici dell’Amap, la municipalizzata che si occupa dell’erogazione idrica in città, hanno rilevato una «contaminazione microbiologica da colibatteri fecali» nel tratto che dalla condotta principale di via San Lorenzo si dirama verso le vie Sant’Angelo e Lo Valvo. Che tradotto significa: sospetta presenza di residui di feci nell’acqua. Risultato: runibetti chiusi, anche per lavarsi le mani. E le ovvie conseguenti proteste dei residenti.
A segnalare per la prima volta il problema all’Amap, lunedì, è stata una coppia che abita in un residence di villette a schiera al civico 28 di via Giovanni Battista Sant’Angelo.
Quando la signora ha aperto il rubinetto per lavare il figlio di un anno si è accorta dell’allarmante colore dell’acqua ed ha chiesto l’intervento dei tecnici che hanno confermato il problema.
L’Amap è al lavoro per individuare il punto dove è avvenuta la contaminazione ed eliminare il problema.
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