Aliscafo sugli scogli: Liberty Lines avvia indagine interna

Dopo l’ncidente all’aliscafo “Cris M.”, finito sugli scogli di Monte Rosa a Lipari, la Liberty Lines comunica di aver avviato un’indagine interna.

L’incidente è stato causato probabilmente da un problema tecnico, e la procura ha aperto un’inchiesto sul caso. “In merito al sinistro avvenuto all’aliscafo Cris M, in servizio sulla linea di collegamento da Lipari verso Salina, Liberty Lines vuole innanzitutto esprimere vicinanza ai passeggeri coinvolti e in particolare ai feriti – scrive la compagnia in una nota diffusa alla stampa”.

L’avvio di un’indagine interna

La Società comunica inoltre di aver avviato un’indagine interna mirata a chiarire la dinamica dell’incidente ed accertare eventuali responsabilità. Il mezzo è salpato regolarmente alle ore 20:30 circa da Lipari in direzione Salina, con equipaggio entrato in servizio nello stesso pomeriggio, e pochi minuti più tardi si è incagliato presso una scogliera in località Monte Rosa. “Ad una preliminare valutazione dei nostri tecnici,  – prosegue la nota – non è risultato alcun guasto tecnico né avaria dell’aliscafo”.

La compagnia sottolinea in particolare di aver:

• collaborato attivamente fin dai primi momenti con le Autorità preposte, in particolare la Guardia Costiera di Lipari, e con gli inquirenti, al fine di fornire tutti gli elementi informativi necessari alla ricostruzione dei fatti;

• attivato immediatamente tutte le procedure di soccorso previste in caso di sinistri per la messa in sicurezza del mezzo e dei passeggeri, nonché per fornire il più ampio supporto e assistenza agli stessi;

• prontamente provveduto alla sostituzione del mezzo per gli altri servizi di collegamento da e verso le isole, che pertanto si sono svolti e continuano a svolgersi in totale regolarità.

“Ci auspichiamo che venga accertata al più presto da parte delle Autorità la ricostruzione dei fatti ed esprime un ringraziamento alla comunità eoliana, che si è prodigata negli istanti successivi al sinistro per collaborare alle operazioni di soccorso, anche con mezzi natanti privati”.