Alessandro Gassmann, nuovo film al cinema: “Il Premio” dal 6 dicembre

Alessandro Gassmann, nuovo film al cinema. Si intitola “Il Premio” ed esce nelle sale il 6 dicembre.

Il film è diretto da Alessandro Gassmann, che ne è anche interprete insieme con Gigi Proietti e Rocco Papaleo.

La pellicola racconta di un viaggio in cui tutti i personaggi impareranno qualcosa sulla propria vita.

Alessandro Gassmann è un personal trainer

Giovanni Passamonte (Gigi Proietti) ha avuto una vita esagerata: varie mogli e vari figli. Ha scritto best seller di successo, ed è diventato un uomo cinico ed egocentrico.

Gli comunicano che ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura e lui, per paura di volare, decide di partire in auto verso Stoccolma per andare a ritirare il premio insieme a Rinaldo (Rocco Papaleo), suo assistente.

Al viaggio in auto partecipano anche i due figli di Giovanni Passamonte, Oreste (Alessandro Gassmann), personal trainer, e Lucrezia (Anna Foglietta), blogger.

Il viaggio in auto da Roma a Stoccolma si trasformerà in un percorso carico di imprevisti in cui il gruppo incontrerà personaggi.

Sarà per tutti un’occasione unica per affrontare dinamiche familiari insospettabili e conoscersi sul serio.

Alessandro Gassmann, gli esordi diretto dal papà

Alessandro Gassmann nasce a Roma il 24 febbraio del 1965 da Vittorio Gassman e l’attrice francese Juliette Mayniel.

Terzo dei quattro figli dell’attore, sente fin da bambino il richiamo del palcoscenico e da ragazzo studia recitazione presso la Bottega Teatrale di Firenze.

Nel 1982 esordisce al cinema in un film intitolato Di padre in figlio e scritto, diretto e interpretato dal padre.

Gassmann sul nuovo film: “Una famiglia anomala”

“Una famiglia anomala ma in fondo tutte le famiglie lo sono, del resto lo è stata anche la mia. E sicuramente ci sono degli spunti personali, anche se non è la mia storia. È la storia di un vecchio signore che scopre di avere vicino a sé le cose più importanti della sua vita. Cose che fino a quel momento gli erano sfuggite perché trascinato lontano dal proprio talento. Quindi un viaggio, una serie di incontri, ma anche un’occasione per affrontare le dinamiche familiari”.