Albanese: “Che fine ha fatto l’interporto di Termini Imerese?”
Alessandro Albanese, vice presidente vicario di Sicindustria, ha acceso i riflettori sulla vicenda dell’interporto di Termini Imerese. L’opera, un progetto da 80 milioni finanziato dall’Unione Europea, avrebbe già ricevuto i pareri positivi e la valutazione d’Impatto ambientale. Nonostante questo, i lavori non sono ancora stati appaltati.
“Dove si è nascosto l’interporto di Termini Imerese? Che fine ha fatto? In quale cassetto o scrivania ha perso la strada? Le imprese lo aspettano. I grandi gruppi ne avrebbero bisogno per fare base logistica in Sicilia occidentale”, dichiara Albanese.
“In termini logistici l’interporto è quel complesso di strutture e collegamenti come magazzini, svincoli, binari ferroviari, che favoriscono lo stoccaggio, il deposito temporaneo e lo smistamento di merci – aggiunge – In termini economici: le imprese della Sicilia occidentale pagano ogni anno il 15% in più di costi per la logistica. E insieme con l’interporto c’è il sottopasso di Termini Imerese che dovrebbe mettere in collegamento la zona portuale con l’interporto. Un appalto da 7 milioni di euro. Anche qui: soldi già stanziati. Finanziamenti pronti. Autorizzazioni e permessi già concessi. Mancano solo i cantieri. Quella dell’interporto di Termini Imerese è una corsa ad ostacoli”. “A Catania – sottolinea Albanese – invece funziona già il Polo logistico ed è in via di realizzazione il Polo Intermodale. A Catania. Fa discutere il silenzio del territorio. Si parla di Interporto di Termini soltanto in campagna elettorale. Non vorrei che tra Catania e Palermo ci fossero antagonismi e faziosità. Il tempo del derby è già finito”.
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