Agrigento, Il Sindaco di Agrigento scrive al Commissario dell’Ato idrico sulla mancata installazione dei contatori idrici
Il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha scritto al Commissario straordinario-liquidatore del Consorzio di
ambito Agrigento Servizio idrico integrato e, per conoscenza, al Presidente della Regi…
Il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha scritto al Commissario straordinario-liquidatore del Consorzio di
ambito Agrigento Servizio idrico integrato e, per conoscenza, al Presidente della Regione, all’Assessore regionale per l’energia ed i servizi di pubblica utilità, al Dirigente generale del Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti ed alla Procura della Repubblica di Agrigento, la seguente lettera:’Premesso che per accordi contrattuali, peraltro previsti nel POT 2004-2007 sin dal 27/11/2007, il gestore privato del servizio idrico integrato avrebbe dovuto installare immediatamente i contatori mancanti e sostituire quelli vetusti e/o non funzionanti sia nella città di Agrigento che in altri comuni della provincia; considerato che:’ ad oggi, a distanza di sei anni, molte abitazioni della Città sono ancora a canone forfettario perché prive di contatori, ‘ il disciplinare tecnico allegato alla convenzione di gestione del servizio idrico integrato espressamente prevede l’obbligo per il gestore privato della ‘misurazione dei volumi consegnati all’utente (‘) al punto di consegna mediante contatori rispondenti ai requisiti fissati dal D.P.R. 23 agosto 1982 n. 854, recepente la direttiva comunitaria 75/33’; si chiede di conoscere le ragioni per le quali una tanto grave inadempienza non sia stata contestata per tempo e, dato il perdurare dell’inadempienza, non sia stata attivata la procedura di scioglimento del contratto.Si rappresenta comunque che il danno grave ed irreparabile cagionato in questi sei anni a migliaia di utenti non può passare sotto silenzio e che questo ente intende tutelare i cittadini danneggiati con la quantificazione dei danni subiti che il gestore privato ha l’obbligo di rifondere, mentre Codesto Consorzio deve rispondere del suo chiaro ed evidente comportamento compiacente ed omissivo.’29 agosto 2013