Agrigento: Monserrato avra’ la farmacia comunale

comune Agrigento

La popolosa frazione di Monserrato avra’ finalmente la farmacia comunale. Soddisfazione esprimono il Sindaco Marco Zambuto e l’Assessore alla sanita’

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di redazione

La popolosa frazione di Monserrato avrà finalmente la farmacia comunale. Soddisfazione esprimono il Sindaco Marco Zambuto e l’Assessore alla sanità Antonino Amato per l’approvazione da parte del Consiglio comunale della deliberazione che consente di definire il bando per l’assegnazione di detto presidio sanitario.Già la prima Amministrazione Zambuto, nel 2008, aveva adottato un’importante deliberazione relativa alla nuova pianta organica delle farmacie di Agrigento individuando ben 15 sedi farmaceutiche di cui, di nuova istituzione, quella del Villaggio Peruzzo, per trasferimento dal centro storico, quella comunale di Monserrato e, con una diversa dislocazione, di quella della zona nord che ha portato a servire, già da qualche anno, il popoloso quartiere del Quadrivio Spinasanta.Nella seduta consiliare di ieri, martedì 19 marzo, è stato approvato all’unanimità, un atto volto ad istituire la farmacia comunale nella frazione di Monserrato, attraverso la pubblicazione di un bando per l’affidamento in concessione della gestione della farmacia a seguito di procedura ad evidenza pubblica.La concessione della gestione della farmacia a privati esenta il Comune da qualunque onere finanziario, mentre l’ente locale mantiene il potere di vigilanza sullo stesso servizio sanitario con l’obbligo del privato concessionario di versare al Comune una somma una tantum al momento della sottoscrizione del contratto, nonché un canone annuo fisso determinato dagli uffici comunali ed  un’ulteriore quota percentuale quantificata in base al volume d’affari.’Attraverso la gestione di questa farmacia comunale ‘ affermano il sindaco Zambuto e l’assessore Amato ‘ possiamo garantire un nuovo importante servizio a tutela delle fasce più deboli in un quartiere popoloso e di recente espansione, assicurando un presidio sanitario indispensabile senza oneri economici a carico delle casse comunali, ma anzi realizzando introiti certi, oltre che con la quota percentuale, con la quota fissa che dovrà essere versate dal concessionario.’20 marzo 2013