Aggressione a radiologo, Amato “Sicilia spende sempre meno in sanità”
Aggressione a radiologo. La Sicilia è la seconda Regione d’Italia per avanzo di amministrazione in sanità. Lo rileva il Rapporto Oasi 2019 del Cergas Sda Bocconi di Milano che nei giorni scorsi ha diffuso i dati relativi all’anno 2018.
Aggressione a radiologo, Amato: “Per molti l’avanzo di gestione è un bene, ma siamo sicuri?”
La notizia è pressoché divulgata ovunque come fattore positivo per la sanità siciliana e viene contemporaneamente lodato l’operato dell’assessore alla salute Avv. Ruggero Razza per aver raggiunto tale obiettivo. Ma siamo sicuri che questo risultato positivo dal punto di vista contabile, lo sia positivo sotto tutti i punti di vista ?
“Ricordo a ma stesso che lo Stato Italiano non è annoverato tra le forme giuridiche di società private contemplate dal nostro ordinamento giuridico, e che quindi il suo agire non ha scopo di lucro con obbligo di pareggio o attivo di bilancio, ben che mai quando il focus è centrato sulla salute dei cittadini.
Non si possono fare risparmi sulla pelle dei cittadini e sulla loro salute, si guardi poi la critica situazione della sanità siciliana, con le sue infinite liste d’attesa e con le attese interminabili nei pronto soccorsi, con i pazienti abbandonati in barella nelle corsie, con la condizione dei suoi ospedali e pronto soccorsi (decadenti a dir poco), con la carenza di personale sanitario e non, con la carenza di presidi sanitari elementari, con le gare d’appalto al massimo ribasso per la sanificazione degli ospedali che non consentono di tenere gli stessi in un degno e corretto stato di pulizia.
Sia chiaro lo spreco in sanità è da deprecare, ma anche in questo caso a nostro avviso la soluzione certamente non potrebbe essere quella di affidare eventualmente la centrale di appalto per gli acquisti in sanità alla Lombardia, regione tra l’altro alla ribalta in passato per gli scandali inerenti alla corruzione ed anche nella sanità”, così dichiara Domenico Amato, Segretario Nazionale Confintesa Sanità.