Acqua volano di sviluppo, per Acea serve una rete di trasporto nazionale
ROMA (ITALPRESS) – Gli investimenti sulla modernizzazione delle reti idriche, le risorse dedicate al comparto del Piano nazionale di resilienza, le regole per la gestione dell’acqua nei diversi settori economici e le prospettive industriali e regolamentari. Questi alcuni temi al centro del convegno della serie “Roma Locomotiva d’Italia” intitolato “Acqua=Sviluppo” organizzato da Acea e da Il Tempo e che ha visto la presenza, tra gli altri, del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini; del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin; dell’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo. “L’acqua è stata nella storia un elemento fondamentale dello sviluppo di questo Paese – ha detto Palermo -. E ancora oggi l’acqua rappresenta una chiave di sviluppo soprattutto industriale. Buona parte dell’industria dipende dai cicli idrici e avere una buona fornitura di acqua è fondamentale non solo per il tema umano ma anche per tutto quello che riguarda l’agricoltura. Investire nell’acqua dal punto di vista delle infrastrutture significa raccogliere l’acqua piovana dove possibile e significa gestire il trasporto della risorsa, che deve essere sempre di più un trasporto su base nazionale”. “Noi oggi abbiamo delle reti nazionali sul gas, sull’elettricità ma non ce l’abbiamo sulle reti idriche. Il che significa che abbiamo disponibilità di acqua in alcune zone e allo stesso tempo non ne abbiamo in altre. Avere una rete di trasporto integrata diventa a questo punto fondamentale – ha aggiunto Palermo -. Il terzo tema che riguarda le infrastrutture è quello attinente al riuso. Riutilizzare l’acqua attraverso la depurazione, e oggi esistono sistemi all’avanguardia in questo senso, e gestirla anche per fini diversi, anche per fini agricoli e altro, è fondamentale. Oggi – ha sottolineato – l’Italia sfrutta solo il 4% in termini di riuso, si potrebbe tranquillamente arrivare al 20% e questo cambierebbe la bilancia idrica nazionale”. Il ministro Salvini sottolinea come in “10 mesi stiamo recuperando un pò di tempo perduto, innanzitutto su nuove infrastrutture. Mi si chiede spesso se le risorse del Pnrr destinate sull’acqua le spenderemo, dico di sì, anzi, siamo in grado di spendere anche 1 miliardo in più. Il tema dell’acqua è così importante che non solo spenderemo tutte le risorse – assicura -, ma se ne avanzassero da altre voci di spesa ne potremmo spendere anche di più. Sul tema acqua sono convinto che occorra razionalizzare, non ci possono essere migliaia di soggetti che ci operano. L’acqua è vita ma non la crei e per questo stiamo cercando di spendere bene questi 4 miliardi”, conclude il vicepremier. Il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, spiega che “abbiamo un sistema idrico composto da circa 2400 gestori. Il percorso avviato è degli ambiti integrati, dovremmo arrivare ad avere un centinaio di gestori, che quindi avranno la robustezza di avviare un dialogo per un sistema che non abbia il 40% di perdite. Dovremmo arrivare ad averne un centinaio di ambito territoriale”, conclude.
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