“Qualità della vita”: secondo il Sole 24 Ore Palermo è al 106° posto

Il Sole 24 ore ha stilato la classifica sulla qualità di vita nelle città italiani. Purtroppo per noi ma Palermo scivola dritta al 106° posto nella graduatoria che tiene in considerazione fattori come il tenore di vita, affari e lavoro, servizi/ambiente/salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero, per un totale di 36 indicatori con relative classifiche parziali, di tappa e finali.

Tra gli ultimi posti gli altri capoluoghi siciliani: Enna 93° posto, Catania 95°, Trapani 96°, Agrigento 97°, Caltanissetta 102°, Messina 104°. Riescono a fare peggio solo alcune città della Calabria.

A Palermo si percepisce in media, al mese, una pensione da 619 euro. Sui servizi e l’ambiente, sono 4 i posti disponibili negli asili rispetto al potenziale dell’utenza, mentre la percentuale sull’emigrazione “ospedaliera” arriva al 5%. Passando al tema lavoro ci sono 7 imprese ogni 100 abitanti e un tasso di occupazione, per persone in età compresa fra i 15 e i 64 anni, pari al 36%.

I dati sulla sicurezza appaiono impietosi: 244 scippi e borseggi ogni 100 mila abitanti, 263 i furti in casa, 113 le rapine, 11 le estorsioni (accertate) e 213 le truffe o frodi informatiche. L’età media, probabilmente grazie al clima e alla “dieta mediterranea”, arriva a 81 anni. Insomma nel capoluogo siciliano, che totalizza complessivamente 416, la qualità della vita è decisamente inferiore rispetto alla prima classificata, Bolzano, che di punti ne totalizza 603.

La ricerca attribuisce un primato anche per ciascuno dei sei capitoli dell’indagine: così in “Tenore di vita” abbiamo Milano come capolista, in “Affari e lavoro” al top c’è Prato, per “Servizi Ambiente e Salute” la più efficiente risulta Monza e Brianza, nel capitolo demografico svetta Olbia Tempio, in “Ordine pubblico” la più tranquilla risulta Nuoro e nel “Tempo Libero” infine Rimini.

Tra le regioni più rappresentate in top ten, oltre alla Lombardia con Milano e Sondrio, anche la Toscana con il capoluogo Firenze che mette a segno un notevole miglioramento, salendo al quarto posto dal 16° del 2014 e con Siena stabile (nona come nel 2014). Nella parte finale si concentrano invece le province del Mezzogiorno, restituendoci l’immancabile fotografia di un’Italia tagliata in due. Le province più in difficoltà delle altre aree territoriali sono, per il Centro, Frosinone (84 ) e, per il Nord, Asti (75 ).