“Non è pensabile che un cittadino contagiato dal SARS-Cov, a maggior ragione se vaccinato, debba spendere 30 euro per avere il Green pass dopo esser tornato negativo. Occorre che da parte della Regione siano individuati strumenti e risorse perché il sistema pubblico possa garantire questo indispensabile servizio ai cittadini, ancor più importante nel momento in cui il Green pass è sempre più fondamentale per l’esercizio di diritti e come strumento di prevenzione.”
E’ quanto denuncia Marianna Caronia, deputata regionale Siciliana della Lega, dopo aver saputo che molte persone hanno dovuto sostenere spese, appunto 30 euro, per poter ottenere il certificato medico per il rilascio per il greenpass.
“Il sistema informatico nazionale a cui accedono gli operatori sanitari pubblcii e i privati autorizzati dall’ASP – ricorda Caronia – permette di registrare in tempo reale l’esito del tampone e quindi permettere, sempre in tempo reale, il rilascio o l’aggiornamento del Greenpass. Non si comprende quindi come sia possibile che i cittadini debbano attendere giorni e, in tanti casi, se costretti a rivolgersi ai privati per accorciare i tempi dell’attesa, anche sostenere un esborso che per alcune famiglie può essere insostenibile.Non posso quindi che chiedere all’Assessorato e alla struttura Commissariale di fare tutto quanto necessario e possibile perché si metta fine a quella che rischia di apparire una discriminazine su base economica e un disincentivo a fare i necessari controlli.”
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