Palermo – Gli “zummi“, gli zombi di Palermo, ieri al Policlinico hanno fatto strage di infermieri e manovali. La scena corale dell’assalto dei morti viventi ai palermitani inoperosi e incivili – ricca di attori e di numerosissime comparse – ha rappresentato il momento clou del cortometraggio “Zummi” diretto da Floriano Franzetti, scritto e sceneggiato con Giacomo Cacciatore. Grande impegno da parte di tutti, e ancora di più per il produttore esecutivo Marco Mazzola che ha messo in piedi nell’atrio di del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale palermitano una situazione apocalittica, cimentandosi anche come truccatore e realizzando con grande realismo le impressionanti ferite-squarcio degli zombi. Mazzola ha anche interpretato il ruolo di Nuccio Zappalà.
Per l’ultima scena girata, l’omicidio del manovale Mimmo Tarantino, interpretato da Antonio Lo Bue, l’ingresso del reparto è stato pressoché allagato di sangue artificiale. Ottime le prove di recitazione degli attori protagonisti, Filippo Luna, nel ruolo del manovale Vito Machì, e Piero Macaluso, interprete del medico Pensabene. La giovane Aurora Padalino, 19 anni, ha impersonato con grande spontaneità Rosy, la nuora di Machì.
Il dispiego di mezzi tecnici, costumi e trucchi, nonché l’ampiezza del cast, sono apparsi degni di un lungometraggio finanziato, sebbene “Zummi” sia invece frutto di una produzione indipendente, armata solo di ferrea volontà e tanta passione per il cinema.
Grande la curiosità dei pazienti ricoverati nel reparto e dei loro parenti in visita, che si sono trovati ad assistere alle scene con divertimento. L’attività di ripresa non ha intralciato neanche per un attimo il lavoro dello staff medico e infermieristico, né disturbato i degenti, perché è stata condotta con estremo rispetto di chiunque si trovasse all’interno dell’ospedale.
Le riprese del corto sono iniziate l’8 febbraio e si concluderanno questa settimana.
La trama del corto
Per qualche oscura ragione, alcuni palermitani si trasformano in “zummi”, la versione locale dei più noti zombi del cinema internazionale. Il primo caso di contagio si manifesta in diretta in una tv locale durante la trasmissione del cartomante Mr. Special. Gli “zummi”, via via cresciuti nel numero a causa del morso contagioso, si rivelano in breve cittadini modello: rispettano l’ambiente, lavorano sodo, aiutano gli anziani e mostrano un senso civico e una volontà di impegnarsi di gran lunga superiori a quelli dei loro concittadini viventi. La loro presenza in città è presto apprezzata da molti.
Ma nei palermitani inattivi e incivili, specie tra alcuni manovali e “lavoratori socialmente inutili”, abituati a oziare e a intascare lo stipendio senza fatica, nasce quindi nei confronti degli “zummi” un senso di disprezzo e un forte desiderio di rivalsa: rivalsa non per migliorare se stessi, ma per cercare di sterminare gli “zummi”, che rappresentano i palermitani più laboriosi, civili e fattivi. E, per questa loro caratteristica, rubano il posto ai concittadini lassisti e inoperosi. La rivolta si scatenerà e il finale riserverà delle sorprese.
Il cast
– Regia: Floriano Franzetti
– Soggetto e sceneggiatura: Giacomo Cacciatore – Floriano Franzetti
– Produttore esecutivo: Marco Mazzola
– Interpreti principali: Filippo Luna (Vito Machì), Piero Macaluso (dottor Pensabene), Aurora Padalino (Rosy), Giacomo Cacciatore (Elio Bevilacqua), Marco Mazzola (Nuccio Zappalà), Antonio Lo Bue (Mimmo Tarantino), Marco Amato (Mr Special).
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