Whatsapp, da oggi questi messaggi diventano a pagamento | Li prelevano direttamente dal conto
Addio messaggi cancellati su Whatsapp, li pagherai uno per uno
Una delle applicazioni più usate da tutti è quella di Whatsapp. Il servizio di messaggistica istantanea, infatti, è comodissimo per tenersi in contatto con amici, parenti e colleghi vicini e lontani, nonché per mandare video, fotografie, creare dei gruppi, inoltrare dei sondaggi ed effettuare chiamate e videochiamate.
Quest’applicazione fa parte del gruppo Meta e, esattamente come Instagram e Facebook, è totalmente gratis, quindi non ha alcun costo di installazione o di utilizzo. Da qualche mese, inoltre, Whatsapp ha aggiunto un’opzione davvero comoda, che è quella della cancellazione dei messaggi.
Se ci si rende conto di aver sbagliato ad inviare un messaggio di testo, un video o una fotografia, così come qualsiasi altra cosa, si può cancellare il tutto così che il destinatario non la legga. Se, però, l’ha già vista, allora il testo cancellato sparirà solo dalla chat ma non dalla sua testa!
Attento ai messaggi cancellati, ora Whatsapp te la fa pagare
La Commissione Europea si è espressa e all’azienda International Flavors & Fracances Inc. (IFF) ha imposto una multa salatissima solo per il fatto di un messaggio Whatsapp cancellato. La sanzione è di 15.9 milioni di euro ed è conseguita alla scoperta della cancellazione di alcuni messaggi Whatsapp durante un’indagine antitrust: si tratta di una prima volta che, d’ora in poi, segna un prima e un dopo nel tema dell’uso della messaggistica istantanea da parte delle aziende e, soprattutto, dei loro dipendenti. Scendendo nel dettaglio, un dipendente senior di IFF ha deliberatamente cancellato alcuni messaggi Whatsapp che contenevano informazioni rilevanti per un’indagine antitrust in corso: il dipendente in questione sapeva che nel giro di qualche giorno sarebbe arrivata un’ispezione aziendale.
Secondo la Commissione Europea, i messaggi erano all’interno di una conversazione con un cliente e riguardavano delle questioni commerciali. La cancellazione, quindi, è stata vista come un tentativo di ostacolare l’indagine dell’antitrust.
Allarme per le aziende
Questo precedente, che alla IFF è costata 15,9 milioni di euro e un danno d’immagine senza precedenti, deve servire da monito per tutte le altre aziende. A tal proposito, la commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager ha sottolineato che le aziende durante le indagini devono garantire la piena trasparenza e, quindi, non devono omettere o cancellare niente, anche se si tratta di conversazioni banali ed irrilevanti. Tutte le comunicazioni digitali, infatti, vengono ispezionate e cancellarle può causare conseguenze pesantissime.