E se provassimo a guardare il mondo da una prospettiva diversa? I protagonisti dei film del weekend lo fanno, con vari esiti. L’anziano signore s’accorge che la vita continua, la bambina intravede nuove possibilità a casa della scrittrice, le adolescenti complottano, la ragazza non si rassegna alla colpevolezza del congiunto, la comitiva non vuole crescere, il portiere d’albergo scopre un’eredità e il patriarca si prepara al diluvio.
Ralph Fiennes e il giovane Tony Revolori (rispettivamente concierge e fattorino coinvolti in un delitto nell’Europa degli anni ’30) sono al centro del chilometrico cast messo su da Wes Anderson per Grand Budapest Hotel: Ronan, Brody, Wilson, Schwartzman, Swinton, Dafoe, Abraham, Murray, Amalric, Seydoux, Norton, Keitel, Wilkinson, Law, Goldblum.
Michael Caine è il Mister Morgan dell’omonimo film di Sandra Nettelbeck, ovvero un insegnante vedovo che vive malinconicamente a Parigi. L’incontro con una giovane francese (Clémence Poésy) che mostra di comprenderlo gli restituisce la voglia di conversare e di muoversi. Con Justin Kirk, Gillian Anderson, Jane Alexander.
Carlo Vanzina coordina Un matrimonio da favola, quello previsto a Zurigo tra Andrea Osvárt e Ricky Memphis, il quale per l’occasione si riunisce ai suoi compagni di liceo: Giorgio Pasotti, Emilio Solfrizzi, Adriano Giannini e Stefania Rocca, ognuno con dei fallimenti con cui fare i conti. Ruoli per Riccardo Rossi, Paola Minaccioni, Ilaria Spada e Max Tortora.
Impresa biblica per Darren Aronofsky (regista) e Russell Crowe, calato nei panni di Noah in previsione del Diluvio Universale. L’uomo costruisce perciò l’arca che metterà in salvo la sua famiglia e non solo. Con Jennifer Connelly, Emma Watson, Logan Lerman, Ray Winstone e Anthony Hopkins.
Torna dietro la cinepresa Peter Del Monte, che in Nessuno mi pettina bene come il vento ci racconta di un’autrice di libri isolatasi dal mondo (Laura Morante), raggiunta a casa da una giornalista. La figlia undicenne (Denisa Andreea Savin) di costei non vuole più muoversi da lì.
Karen Gillan e Brenton Thwaites in Oculus di Mike Flanagan sono fratello e sorella. Il primo avrebbe barbaramente ucciso i genitori, la seconda è certa che sia colpa di uno specchio maledetto.
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