Weekend al cinema: Percorsi temporali

Questo fine settimana al cinema si intersecano viaggi nel tempo e prospettive semiapocalittiche, cambi di identità ed esequie distanti.

di Massimo Arciresi

Questo fine settimana al cinema si intersecano viaggi nel tempo e prospettive semiapocalittiche, cambi di identità ed esequie distanti, elaborazioni del lutto e ferie movimentate. Insomma, variazioni (le prime tre già in visione da mercoledì 23) su temi classici.

 

Discende da un libro di Jonathan Safran Foer Molto forte incredibilmente vicino, diretto da Stephen Daldry e candidato agli Oscar per il miglior film e il miglior attore non protagonista (Max von Sydow). Perduto il padre nelle Torri Gemelle, Oskar (Thomas Horn) si mette in testa di scoprire a cosa serve una chiave appartenuta al genitore. Con Sandra Bullock, Viola Davis, Jeffrey Wright, John Goodman.

Jerry Calà, circondato, fra i tanti, da Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Massimo Ceccherini, Francesco Pannofino, Valeria Marini, è il protagonista della commedia di Claudio Fragasso Operazione vacanze. Animatore in fuga dalla mala si muove in un club lucano per villeggianti, dove si aggirano altri personaggi problematici: il disoccupato con famiglia, il riccone con mire sessuali…

Tornano gli agenti J e K in Men in Black 3, ancora per la regia di Barry Sonnenfeld. Stavolta Will Smith torna indietro di 40 anni per salvare la vita del collega Tommy Lee Jones (che in versione ringiovanita ha le fattezze di Josh Brolin) e, come al solito, il pianeta. C’è da combattere Jemaine Clement, partecipano Emma Thompson, Michael Stuhlbarg, Alice Eve.

Da Cannes giunge David Cronenberg con il suo Cosmopolis, interpretato da Robert Pattinson, Sarah Gadon, Juliette Binoche, Jay Baruchel, Paul Giamatti, Samantha Morton, Mathieu Amalric. Un uomo in (accessoriatissima) limousine attraversa una città impazzita, continuando a pensare agli affari. Qualcuno però vuole ucciderlo…

Elizabeth Olsen è una ragazza confusa e spaventata che prova a lasciarsi alle spalle la rigida setta in cui è intrappolata ne La fuga di Martha di Sean Durkin. La ospitano la sorella e il cognato (Sarah Paulson e Hugh Dancy), la cerca indefesso il leader della comunità (John Hawkes). I suoi segreti la tormentano.

Due amici, Aist e Miron (Igor Sergeev e Yurij Tsurilo), intraprendono un lungo cammino per celebrare degnamente un particolare rito funerario per la moglie del secondo, Tanya (Yuliya Aug) in base alla tradizione Merya, antica tribù nordeuropea ormai estinta. Emergono ricordi e verità. Il regista di Silent Souls è Aleksei Fedorchenko.