Weekend al cinema: “Pandorum” e “Splice”

La stagione 2010-2011 è ai nastri di partenza, tra commistioni di fantascienza e horror (una letale creatura nata in laboratorio e un’astronave di amnesici) e commedie per famiglie (un intraprendente cagnone e una massaggiatrice innamorata). Data l’esiguità – sul piano quantitativo – delle uscite, anche stavolta ci occupiamo di due weekend di fila.

L’unico film certo in arrivo il 6 agosto è Pandorum – L’universo parallelo, diretto dal tedesco Christian Alvart (il film è però in coproduzione con gli Stati Uniti), nel quale i navigatori dello spazio Payton (Dennis Quaid) e Bower (Ben Foster) si risvegliano in un abitacolo sconosciuto senza ricordare in che modo ci sono finiti né perché. Inoltre, sono soli come sembra? Ben presto al disorientamento subentra la percezione di un pericolo mortale. Fra i caratteristi citiamo Cam Gigandet e Norman Reedus.

Dal 13 agosto gli altri titoli in esame. Anzitutto, Sansone di Tom Dey (che ha già esplorato vari tipi di comicità). In pratica, è la trasposizione del popolare fumetto che vede protagonista un imponente e vivace alano (qui animato in computer graphics), nella fattispecie in trasferta con i propri padroni dal Kansas alla California. Con qualche problema di disadattamento… Nel cast reale William H. Macy, in quello vocale (originale) Owen Wilson (da noi rimpiazzato da Pupo), in quello animale parecchi quattrozampe.

Un tocco di rosa in più per la simpatica Queen Latifah, al centro di Rimbalzi d’amore, per la regia di un’altra signora, Sanaa Hamri. Si tratta di una fisioterapista che si trova a rimettere in sesto un quotato eppur disastrato (da un infortunio) cestista dell’NBA (il rapper Common); il guaio è che il cuore della donna batte sempre più forte per il campione, che, dal canto suo, le si affeziona sul versante dell’amicizia… Occhio al cameo di Pam Grier!

Splice, per chiudere, racconta del malaugurato esperimento di due temerari scienziati, Clive (Adrien Brody) ed Elsa (Sarah Polley), che mescolano DNA umano e bestiale ottenendo un guizzante e sanguinario mostro dall’insospettabile fascino femminile, alquanto difficile da arrestare nelle sue fatali scorribande. Dietro la macchina da presa il produttore Guillermo Del Toro ha voluto un altro nome illustre, anch’egli dotato di indiscutibile fantasia nella messinscena: il “cubico” Vincenzo Natali.

a cura di Massimo Arciresi
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