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Weekend al cinema: “Nemico pubblico” e “L’uomo che fissa le capre”

Settimana protesa verso bislacche spie e pugili in erba, adolescenti ribelli pugliesi, pericolosi gangster e trogloditi in libera uscita. Ma proviamo a vedere più dettagliatamente di che si parla.

Dopo mesi di battage pubblicitario, approda nelle sale Nemico pubblico, nel quale Johnny Depp veste il gessato di uno dei più famigerati criminali d’America, quel John Dillinger la cui storia è già stata trasposta per il cinema in diverse occasioni. Cerca di acciuffarlo durante la Grande Depressione l’agente FBI Purvis (Christian Bale), a sospirare per lui c’è Billie (Marion Cotillard). Dirige Michael Mann, non uno qualsiasi.

Parla invece di segretissimi reparti militari la commedia del debuttante Grant Heslov, L’uomo che fissa le capre, forte di un cast d’eccezione: George Clooney, Ewan McGregor, Jeff Bridges e Kevin Spacey. La vicenda (in parte reale!) riguarda un giornalista in crisi che scova in Medio Oriente un’incredibile divisione statunitense, formata da soldati che combattono il nemico grazie a poteri assurdamente paranormali.

Di lotte quotidiane preferisce occuparsi Alessandro Angelini nel suo ultimo film, Alza la testa, incentrato su un conflittuale rapporto padre-figlio: il primo (Sergio Castellitto), boxeur dilettante, pretende che il secondo (Gabriele Campanelli), nato da una lontana relazione con una donna albanese (che non tarderà a ripresentarsi), si alleni costantemente con lui per diventare un professionista. Con Giorgio Colangeli.

Ancora Italia ai margini in MarPiccolo di Alessandro di Robilant, ambientato in un diseredato e inquinato quartiere tarantino, con i giovani Giulio Beranek e Selenia Orzella e con Valentina Carnelutti, Michele Riondino e di nuovo Colangeli. All’esistenza disonesta che è destinato a condurre lo svogliato studente Tiziano si oppongono con fiducioso impegno coloro che lo circondano: familiari, fidanzata, insegnanti.

In conclusione, un bel salto indietro nel tempo, fino all’Anno Uno. È in tale epoca che si muovono due sfaccendati cacciatori primitivi (Jack Black e Michael Cera) respinti dalla tribù, alle prese, man mano che girovagano, con civiltà a loro sconosciute. Fra gli attori Oliver Platt, Hank Azaria, Paul Rudd, Vinnie Jones e lo stesso regista, Harold Ramis, di solito garanzia di professionalità quando si tratta di far ridere.

a cura di Massimo Arciresi

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