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Weekend al cinema: Infanzie bizzarre

di Massimo Arciresi

Mentre il festival di Venezia si sviluppa, questa settimana nei nostri cinema si rincorrono tanti ragazzini: che abbiano a che fare con un nuovo insegnante inguaiato, con un geniale inventore o con una mamma innamorata, che debbano sottrarsi a insensate vendette o a pericoli originati dalla paranoia, i minori vanno sempre protetti. Per questo torna anche Batman!
E difatti, da mercoledì 29, l’Uomo Pipistrello imperversa sugli schermi italiani ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, capitolo conclusivo della trilogia sul celebre supereroe (che deve riemergere dalle proprie “ceneri” per salvare una Gotham City preda dell’inarrestabile criminale Bane) pilotata da Christopher Nolan. Christian Bale è attorniato da colleghi del calibro di Hathaway, Hardy, Oldman, Caine, Gordon-Levitt, Caine, Cotillard…

Fantascienza condita da intimismo per Eva (personaggio che nell’opera di Kike Maíllo ha il volto della piccola Claudia Vega). Un ingegnere cibernetico (Daniel Brühl) si spreme le meningi per creare un robot con l’intelligenza e le emozioni di un bambino. Non immagina di trovarne il modello fra i suoi parenti… Con Marta Etura, Alberto Ammann, Anne Canovas, Lluís Homar.

Una certa dose di futuribile alberga pure in Womb, diretto da Benedek Fliegauf, in cui una donna affranta, Rebecca (Eva Green), decide di far rivivere il proprio defunto fidanzato (Matt Smith) attraverso una clonazione. Così cresce un “figlio” che un giorno ridiventerà il suo Tommy…

All’ultima edizione degli Oscar correva come Miglior Film Straniero il canadese Monsieur Lazhar di Philippe Falardeau, che racconta di un insegnante fuggito dall’Algeria (Fellag) alle prese con una classe di studenti traumatizzati. Problemi politici e infantili a confronto.

Si può stare in una casa in mezzo alla campagna argentina dormendo sonni tranquilli? Malgrado sia il desiderio realizzato di Santiago (Leonardo Sbaraglia), Elisa (Dolores Fonzi) proprio non ci riesce, e teme per la sua incolumità e per quella della loro figlioletta. È El campo, regia di Hernán Belón.

Joshua Marston guida i giovani Tristan Halilaj e Sindi Laçej ne La faida, vicenda albanese di delitti e ritorsioni. Quando un padre viene ritenuto responsabile di un omicidio, la sua prole ne fa le spese: il maschio, che sognava già l’indipendenza, resta segregato, la femmina viene mandata a lavorare.

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