Weekend al cinema: “I ragazzi stanno bene” e “Rango”

Un’amicizia artistica, una spiaggia affollata, una corrispondenza dal passato, una foto proibita, una famiglia moderna, una falda potenziata, un seminarista scettico, due bimbe discole e un eroico rettile roteano all’interno della popolosa settimana cinematografica (sempre che arrivi tutto).

Pluricandidato all’Oscar, sbarca I ragazzi stanno bene, diretto da Lisa Cholodenko. Protagonista una coppia lesbica (formata da Annette Bening e Julianne Moore) alle prese con il padre biologico (Mark Ruffalo) dei suoi figli (Mia Wasikowska e nv3dah Hutcherson). Proprio loro desiderano conoscerlo.

Un inquietante Anthony Hopkins, esperto esorcista, è al centro de Il rito, storia (quasi vera) di un razionale giovane sulla via del sacerdozio (Colin O’Donoghue) messo in crisi dai fenomeni a cui assiste. Regia Mikael Håfström, altri interpreti Alice Braga, Ciarán Hinds, Rutger Hauer.

Giallini, Proietti, Angiolini, Occhini, De Rienzo, Bonaiuto, Montanari, Laganà, Davoli, Fantastichini, Fiorentini, Zanella: Tutti al mare. Film imperniato su un chiosco, con cui Matteo Cerami (figlio di Vincenzo, anche lui nel cast) omaggia il mitico Casotto.

Animazione computerizzata per Rango, western animale che vede un malcapitato camaleonte in fuga (doppiato in originale da Johnny Depp) diventare suo malgrado sceriffo di un villaggio afflitto da parecchi guai. Il regista è Gore Verbinski.

Yann Samuell è l’autore di Carissima me. Assai concentrata sulla carriera, la quarantenne Sophie Marceau riceve da un notaio delle lettere che si era scritta da piccola. Che debba ridiscutere le sue priorità?

Italo Spinelli guida Adil Hussain e Priyanka Bose in Gangor, drammatica vicenda di un fotografo che immortala una donna indiana mentre allatta, causandole inconsapevolmente molti problemi.

La trama di Holy Water, di Tom Reeve, si basa su quattro amici irlandesi (John Lynch, Cornelius Clarke, Lochlann O’Mearan, Cian Barry) che trafugano, per rivenderlo, un carico di Viagra. Dove nasconderlo?

Emanuela Piovano sta dietro la macchina da presa de Le stelle inquiete, che narra del surreale incontro della filosofa Simone Weil (Lara Guirao) con un contadino e sua moglie (Fabrizio Rizzolo e Isabella Tabarini).

Discende da una serie di libri Ramona e Beezus, dai nomi di due esuberanti sorelline (Joey King e Selena Gomez) che, tra un dispetto e l’altro, risolvono una bega familiare. Al timone Elizabeth Allen, molti i camei.

a cura di Massimo Arciresi
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