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Weekend al cinema: “E’ complicato” e “Il profeta”

Weekend all’insegna del sentimento, nel quale i titoli si chiamano, si legano, si confondono. Vi si muovono poliziotti seriamente adirati, galeotti progressivamente potenti, separati decisamente perplessi, giovanotti ossessivamente itineranti e ricconi inaspettatamente golosi.

La specialista Nancy Meyers dirige È complicato, storia del passionale riavvicinamento dei felicemente divorziati Jake (Alec Baldwin), risposatosi, e Jane (Meryl Streep), proprio mentre quest’ultima, ristoratrice e madre di famiglia, è corteggiata dall’architetto che le sta ammodernando la cucina, Adam (Steve Martin). Si riconoscono comprimari di lusso: Rita Wilson, John Krasinski, Lake Bell.

Rimanendo sul côté romantico, c’è l’esordio dietro la macchina da presa di Riccardo Grandi, Tutto l’amore del mondo, con Nicolas Vaporidis, Ana Caterina Morariu, Alessandro Roja, Myriam Catania e le partecipazioni di Sergio Rubini ed Enrico Montesano. Assistiamo alla progressiva attrazione tra due ragazzi, che viaggiano per l’Europa in gruppo, dalle idee diametralmente opposte.

Fa eco, in un clima più gelido, Io sono l’amore di Luca Guadagnino, che qui ritrova Tilda Swinton. All’interno di Villa Recchi, gli elementi di un’abbiente famiglia di industriali si contendono responsabilità e successioni. Ma il cibo preparato dal cuoco Antonio (Edoardo Gabbriellini) destabilizza gli equilibri. Con Alba Rohrwacher, Pippo Delbono, Flavio Parenti, Diane Fléri, Marisa Berenson, Gabriele Ferzetti.

Candidato all’Oscar come miglior film straniero, Il profeta del quotato Jacques Audiard si è rivelato  un caso in Francia. Parla di Malik (Tahar Rahim), diciottenne analfabeta che in un primo tempo subisce il carcere al quale è stato condannato; poi, guadagnatasi fra le sbarre la fiducia del boss corso César (Niels Arestrup), inizia un’inarrestabile scalata in seno alla malavita, tra incarichi di fiducia e traffici autonomi.

Dall’altra parte della barricata c’è Mel Gibson (che non recitava da otto anni) nel ruolo di Thomas Carter, detective costretto a rivedere l’omicidio della figlia (Bojana Novakovic) sotto una luce imprevista: non una vendetta trasversale, bensì il bersaglio voluto da un complotto a base di spionaggio industriale. Si tratta di Fuori controllo, regia dell’adrenalinico Martin Campbell. Nel cast Ray Winstone e Danny Huston.

a cura di Massimo Arciresi
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