Weekend al cinema: Disparate discordie

 

Si direbbe che il fine settimana cinematografico giochi su contrasti apparentemente insanabili: ricchi/indigenti, vampiri/lupi, settentrionale/meridionale, vecchio/giovane, cristiani/musulmani, terrestri/alieni.

di Massimo Arciresi

Si direbbe che il fine settimana cinematografico giochi su contrasti apparentemente insanabili: ricchi/indigenti, vampiri/lupi, settentrionale/meridionale, vecchio/giovane, cristiani/musulmani, terrestri/alieni.
Luca Miniero arriva in sala prima di tutti (mercoledì 18) con il suo Benvenuti al Nord. Un sequel che vede riunirsi il lombardo Alberto e il campano Mattia. Stavolta è quest’ultimo a essere trasferito dalle poste a Milano; dunque, spaesato, ritrova l’amico, che come lui sta attraversando una crisi coniugale. A Bisio, Siani, Finocchiaro, Lodovini, Rizzo e Paone si aggiunge Paolo Rossi.
Altro seguito (in questo caso il terzo): Underworld – Il risveglio, di Marlind & Stein. Ritorna la risoluta succhiasangue Kate Beckinsale, destatasi da un sonno criogenico durato anni con tanto di imprevista figlioletta da proteggere. Da chi? Da umani sterminatori e dai nemici di sempre, i famelici Lycan. Nel cast Stephen Rea e Charles Dance. Opzione 3D.
La stessa che sfoggia l’horror fantascientifico di Chris Gorak L’ora nera. Cinque ragazzi (Emile Hirsch, Olivia Thirlby, Max Minghella, Rachael Taylor, Joel Kinnaman) sono in visita a Mosca proprio quando inizia una mortale invasione extraterrestre. Il gruppo trova momentaneo scampo nel sottosuolo, ma urgono misure di contrattacco.
Lo scontro appare meno cruento in The Help, che il regista Tate Taylor ha ricavato da Kathryn Stockett. Aspirante scrittrice raccoglie le esperienze di vessate domestiche di colore a servizio presso facoltose famiglie bianche. Tra il riso e la lacrima, con Emma Stone, Viola Davis, Bryce Dallace Howard, Octavia Spencer, Jessica Chastain, Allison Janney.
Dolceamaro, nonché caratterizzato da uno sguardo al femminile, è pure il nuovo film di e con Nadine Labaki, E ora dove andiamo?. L’impensabile solidarietà fra alcune donne di religioni diverse, duramente colpite negli affetti dalla spietata vacuità della guerra, potrebbe far riflettere anche gli altri abitanti del villaggio libanese in cui si svolge la storia.
Ancora un avvicinamento difficile in Sette opere di misericordia, esordio nel lungometraggio dei gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, già apprezzati autori di corti. Un’immigrata irregolare (Olimpia Melinte) intende affrancarsi dalla miseria. Il mezzo è forse un ambiguo e acciaccato anziano (Roberto Herlitzka). Con Stefano Cassetti e Ignazio Oliva.