Weekend al cinema: In direzione opposta
Per i protagonisti dei film di questa settimana inutili le raccomandazioni: fanno tutto il contrario. Il giocatore d’azzardo si lascia abbindolare dal magnate del settore; il diffusore di notizie riservate si scontra imprudentemente con il sistema; lo studente fallito bighellona per la metropoli; i perseguitati da strane entità non si allontanano da casa; il ragazzino sognatore non smette di pensare a gesta cavalleresche; gli agenti sotto copertura diffidano l’uno dell’altro; due giovani donne si amano, alla faccia di chi le critica.
E cominciamo proprio da La vita di Adèle, che ha fruttato al regista Abdellatif Kechiche la Palma d’Oro a Cannes. Un’adolescente (Adèle Exarchopoulos) si sente attratta da una tipa dai capelli blu (Léa Seydoux). Segue una passione anticonvenzionale.
Julian Assange ha il volto di Benedict Cumberbatch ne Il quinto potere di Bill Condon. Gli inizi con il socio (Daniel Brühl), la piattaforma informatica WikiLeaks che sbugiarda i governi e diventa presto scomoda, le conseguenze. Con Tucci, Linney, Vikander, Thewlis, Mackie.
E Antony Mackie figura pure all’interno del cast di Runner Runner, thriller di Brad Furman con Justin Timberlake, Ben Affleck e Gemma Arterton. Universitario sedotto dal re delle slot machines si mette a collaborare con lui (e a guadagnare bene), ma piomba tosto nei guai.
L’horror Dark Skies – Oscure presenze reca la firma di Scott Stewart e vede fra gli interpreti Keri Russell, Josh Hamilton, J.K. Simmons e il piccolo Dakota Goyo. Una famiglia subisce le inquietanti visite notturne di uno spirito malvagio. I suoi membri sono soli ad affrontarlo.
Denzel Washington con/contro Mark Wahlberg in Cani sciolti di Baltasar Kormákur. I due sono rispettivamente al servizio della DEA e della Marina e sono abilmente infiltrati da tempo in una banda di trafficanti. Non si piacciono. Con Paula Patton, più Paxton, Marsden, Olmos.
Cartone animato digitale di produzione anglo-spagnola, Justin e i cavalieri valorosi (di Manuel Sicilia) racconta di un giovincello che non intende seguire le rassicuranti orme paterne e vuole diventare un eroe. Di quelli con l’armatura.
In un bianco e nero da cinema indipendente, Oh Boy – Un caffè a Berlino di Jan Ole Gerster segue Niko (Tom Schilling) nella sua inesausta ricerca di caffeina da sorseggiare nella capitale tedesca. Per reazione alle rotture con il padre, con la fidanzata, con la società.