Weekend al cinema: Combattendo da soli
Settimana sulle scelte controcorrente. A volte sono le circostanze (un giovanotto allevato dalle scimmie) o la natura (per chi ha davvero vissuto tra mille ostacoli la propria omosessualità fino agli anni ’80 o per chi s’innamora del partner di un’amica) a segnare un percorso, ma ci sono anche strade imboccate apposta: in cerca di un congiunto scomparso, o formando una squadra olimpica, o decidendo di affrontare il nemico, o cercando di insabbiare un omicidio.
Allacciate le cinture è di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak, Francesco Arca, Francesco Scianna, Carolina Crescentini, Filippo Scicchitano, più Ricci, Minaccioni, Ranieri, Signoris, Michelini. Due coppie a rischio per l’impensabile ma corrisposta attrazione di Elena per Antonio. 13 anni dopo…
Di Noam Murro, 300 – L’alba di un impero (con opzione 3D) è solo relativamente un sequel. È un’altra battaglia, intrapresa dal generale greco Temistocle (Sullivan Stapleton) contro i Persiani di Serse (Rodrigo Santoro) e Artemisia (Eva Green). Con Hans Matheson e Lena Headey.
Ancora un cartoon, in CG (distribuito pure in tre dimensioni), per Tarzan. Il regista è Reinhard Klooss. Stavolta l’orfano allevato nella giungla è trovato da Jane in epoca contemporanea. Scatta un sentimento; il primitivo eroe dovrà difendere lei e il suo habitat da un avido speculatore.
Esordio per Claudio Amendola, che ne La mossa del pinguino dirige Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini e Antonello Fassari. Un vero e proprio team, che si cimenta nel curling. La molla è la mancanza di prospettive; obiettivo: Torino 2006. Nel cast Francesca Inaudi.
Nella tradizione del thriller americano, Un ragionevole dubbio inscena l’investimento accidentale di un pedone da parte di un procuratore distrettuale. Del fatto è incolpato un innocente. Protagonisti Dominic Cooper e Samuel L. Jackson. Regia Peter P. Croudins (che poi è Peter Howitt).
Il superstite di Paul Wright racconta di un giovane scozzese (George MacKay), emarginato dai suoi compaesani in quanto unico scampato a una tragica battuta di pesca. Condizionato da tanta superstizione, il ragazzo parte in barca alla ricerca del fratello (uno degli annegati).
Felice chi è diverso è un documentario di Gianni Amelio che esplora le difficoltà di essere gay all’interno della società italiana durante i primi quattro quinti del secolo scorso. I primi ostacoli si incontravano in famiglia e a scuola.