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di redazione
Sono 21 le contravvenzioni disposte nei confronti dei motociclisti sprovvisti di casco omologato, durante l’ attuazione di un servizio di prevenzione effettuato lo scorso week end dai carabinieri del comando provinciale di Palermo. Far rispettare la ‘legge Casco’ è l’obiettivo del piano straordinario di controllo del territorio volto alla prevenzione e alla repressione delle condotte di coloro che violano le norme del codice della strada, garantendo la sicurezza sulle strade ed in particolare a sensibilizzare i cittadini all’ utilizzo casco protettivo. Durante il servizio i militari hanno pattugliato le strade e le aree della provincia più frequentate dai giovani, controllato 50 soggetti e rilevato 21 contravvenzioni ai sensi dell’ articolo 171. la sanzione prevede il fermo amministrativo dei motocicli/ciclomotori per la durata di 60 giorni e la sanzione amministrativa da 74 a 299 euro. La norma fa riferimento all’uso di caschi omologati e che chiunque non ne indossi uno con le caratteristiche previste dalla legge incorre comunque nella sanzione. 5 giovani sono stati infatti sanzionati per aver indossato un casco non omologato. Durante l’attività di controllo i militari hanno multato anche 15 giovani sprovvisti della nuova targa per motori di cilindrata 50. Con l’entrata in vigore del Decreto Legge del 02 febbraio 2011 infatti tutti i ciclomotori immessi in circolazione prima del 14 luglio 2006 e quindi dotati del cosiddetto ‘targhino’ e del certificato di idoneità tecnica, dovranno obbligatoriamente provvedere alla sostituzione con la nuova targa quadrata ed il nuovo certificato di circolazione; i trasgressori saranno puniti con una sanzione da 389 a 1559 euro. Stato evidenziato che a trasgredire le regole sono per lo più gli uomini, in una fascia compresa tra i 14 ai 55 anni, con una maggiore incidenza nell’ età compresa tra i 16 e i 26, che alla presenza dell’ arma utilizzano giustificazioni più svariate come ‘aver dimenticato il casco a casa’. Nonostante le varie campagne di sensibilizzazione, numerosissimi sono i giovani che trasgrediscono il codice della strada non indossando il casco protettivo, e talvolta questa mancanza non ha come conseguenza solo una contravvenzione. È stato accertato infatti che il corretto uso del casco di cui i giovani purtroppo spesso fanno a meno, ha salvato tante giovani vite. L’attività di prevenzione e repressione nello specifico settore continuerà anche nei prossimi week-end, nei pressi di luoghi di ritrovo di giovani, scuole, pub e pubbliche piazze, i servizi in particolare saranno rafforzati per tutta la stagione estiva presso le mete balneari, dove si sono registrati i più considerevoli casi di violazioni al codice della strada da parte di centauri.
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