Wedding Style, Gabriele Esposito ci racconta le ultime tendenze dall’estero
Si è da poco conclusa la seconda edizione di Wedding Style, importante manifestazione di arte floreale, patrocinata da Confcommercio Palermo, che per il secondo anno ha scelto, a Palermo, la suggestiva location di Villa Boscoreale per dare vita al tema del Fantasy, attraverso le creazioni floreali ideate dai grandi nomi del floral design nazionale e internazionale, insieme a 30 studenti provenienti dall’Italia e dalla Bulgaria.
A curare la regia foto e video dell’evento, Serafino Geraci, che ha saputo cogliere l’essenza di un’atmosfera magica, dove la dimensione favolistica ha trovato quattro declinazioni per quattro matrimoni da sogno.
“Durante il corso di formazione abbiamo trattato i temi che riguardano la gestione dell’’allestimento floreale nell’evento wedding – ci racconta Gabriele Esposito, docente dell’Accademia Nazionale di Arte Floreale –. L’allestimento presuppone che abbia delle caratteristiche interpretative, degli stili, e abbia anche la capacità di inserire il decoro floreale in armonia con il messaggio che si vuole dare. Quindi la formazione dell’allestitore deve avere delle nozioni di base, che implementano questo tipo di conoscenza. Poi bisogna assoggettare il movimento dei fiori, le linee strutturali della composizione, al messaggio. Se devo comunicare leggerezza, devo fare in modo che i materiali usati siano disposti in modo da far passare questo messaggio. Per cui ciò che è importante non è la scelta del fiore in sé, ma la scelta del come mettere i fiori insieme, come costruire le linee dell’evento, come costruire le strutture che supporteranno le linee, come fare interagire queste strutture con l’ambiente.
Quello del wedding è un mercato in continua espansione. Chi vuole provare a lavorare in questo mondo e vuole formarsi che punti di riferimento dovrebbe avere?
“Bisognerebbe informarsi da quante più fonti possibili e comprendere che la decorazione è qualcosa che parte dalla consapevolezza dell’evento nel suo insieme, che per riuscire a trasferire bene il mood di un evento è necessario conoscere diverse discipline. Bisogna studiare design d’interni, capire come deve essere usato il materiale digitale e come tutto debba essere supportato e organizzato a seconda del budget a disposizione”.
Parliamo di tendenze: cosa stiamo importando dall’estero?
“Dall’estero stiamo ricevendo la voglia di vivere il matrimonio in maniera molto meno classica rispetto al nostro modo di intendere. Si va affermando lo stile country, campagnolo, ma nel senso buono del termine, ovvero legato alla campagna inglese. Così come abbiamo importato lo stile shabby, che riguarda l’interior design e il riuso di oggetti di uso quotidiano. E anche in questo caso parliamo di una tendenza molto legata ad una borghesia alta di origine inglese. Nello stesso tempo stiamo ricevendo segnali per un matrimonio “understatement”, cioè molto sottotono. Questo modo di vivere il matrimonio viene visto come oggi come la tipologia che più comunica raffinatezza, che si lega ad una visione ecocompatibile.
La Campania è stata da sempre roccaforte del matrimonio tradizionale, però negli ultimi anni le cose stanno cambiando anche lì.
“Si, in Campania è in atto un cambio di atteggiamento nei confronti della festa. Stanno diventando sempre più richieste le location campestri al di fuori della cerchia cittadina, per sfuggire al clamore urbano. Una volta, invece, andavano molto i grandi alberghi, le strutture ricercate e dalla decorazione eccessiva, che persiste in alcune zone più dell’entroterra”.