Wedding Style, il floral design che muove l’ “Economia della Bellezza”

Wedding Style si conferma un evento di alto profilo artistico e professionale con una mostra di creazioni floreali, che oggi è stata aperta al pubblico. Rosario Alfino, floral designer di fama internazionale e presidente di Federfiori Confcommercio Sicilia, insieme a Gioacchino Vitale e Giovanni Brancato, rispettivamente presidente e vice presidente dei Fioristi di Confcommercio Palermo, sono riusciti anche nella seconda edizione a trasformare un’idea in un sogno godibile ad occhi aperti.

Nella suggestiva cornice di Villa Boscogrande di Palermo, gli organizzatori, insieme ad alcuni docenti dell’Accademia Nazionale di Arte Floreale, come Gabriele Esposito e Amanda Prini, hanno tenuto un corso di formazione professionale, patrocinato da Confcommercio Palermo, per corsisti provenienti dall’Italia e dalla Bulgaria, che hanno realizzato degli allestimenti floreali ispirati al tema “Fantasy”.

Quattro diverse declinazioni floreali, rese uniche dagli scatti d’autore di Serafino Geraci, che si conferma per il secondo anno fotografo ufficiale di Wedding Style.

La manifestazione è stata l’occasione per discutere, nel corso di un convegno che si è tenuto ieri a Villa Boscogrande, delle potenzialità e delle ricadute economiche del mercato del Wedding Tourism nella nostra Isola, oltre ad illustrare le iniziative legate al progetto “Wedding Destination” di Confcommercio Palermo.

Presenti al tavolo gli organizzatori, i docenti, la presidente di Confcommercio Palermo e madrina di Wedding Style, Patrizia Di Dio, Alessandra Bentivoglio founder di Wedding Sicily, il vicesindaco di Palermo, Sergio Marino, e Francesco Scarpinato, componente della commissione Attività produttive del Comune di Palermo.

Il Wedding Destination muove l’economia della Bellezza

“Mi piace parlare di “Economia della Bellezza”, perché il mondo identifica l’Italia con la bellezza, che non è solo quella dei luoghi e dei paesaggi, ma è anche tutto quello che sappiamo fare. Dalla moda all’enogastronomia, dal design all’arte floreale e tutto ciò che esprime buongusto e rappresenta il saper vivere italiano – ha affermato Patrizia Di Dio -. Il nostro plauso va al team di Wedding Style per saper rispecchiare i valori dell’impresa anche nel trasferire le loro capacità, i loro saperi in modo etico”.

“La sfida, che Confcommercio ha intrapreso insieme al Comune,  – ha aggiunto la neo vicepresidente di Federmoda Italia – è quella di lanciare Palermo come Wedding Destination, investendo proprio sul nostro patrimonio di saperi, che sono quelli dei nostri professionisti. E in quest’ottica è nata da qualche giorno l’associazione del “Wedding” in casa Confcommercio, con lo scopo di istituzionalizzare un titolo, per darsi delle regole e presentarsi in maniera adeguata agli utenti finali. Adesso siamo pronti a ricevere mille eventi l’anno”.

Wedding Destination e ricerca delle origini

Un momento d’oro per la Sicilia, che sta ricevendo sempre più richieste, che inizialmente arrivavano dalla Gran Bretagna, dove c’è l’usanza di vivere all’estero un momento importante come quello del matrimonio, e in seguito anche dagli Stati Uniti, perché nel Wedding Destination c’è un elemento importante che è quello della ricerca delle origini.

“Spesso i futuri sposi che arrivano dall’America hanno dei familiari in Sicilia che vogliono ritrovare, ma allo stesso vogliono far assaporare ai propri ospiti la nostra accoglienza, fatta di gesti lenti, il paesaggio rurale, la tradizione culinaria, tutte cose che rivivono nei ricordi dei racconti dei nonni – ci racconta Alessandra Bentivoglio, che dal 2005 si è specializzata nel Wedding Destination, quasi esclusivamente per una clientela internazionale -. Allo stesso tempo è importante che una volta arrivati qui trovino un interlocutore che conosca la loro cultura e sappia accogliere le loro richieste. Un matrimonio da sogno può durare anche 5 giorni, con un pre-wedding e un post-wedding”.

Wedding Destination e accoglienza consapevole nel mondo digital

“Grazie al Wedding Destination le professionalità si sono profondamente modificate. Eravamo fioristi, oggi siamo floral designer o addirittura scenografi in un mercato che è diventato globale, e che è stato totalmente rivoluzionato da internet e dai social network – ha dichiarato Rosario Alfino, floral designer sempre più richiesto in contesti internazionali, dall’India, agli Emirati Arabi, fino alla Thailandia -. Di fronte a questi cambiamenti e alla necessità di non diventare terra di conquista per operatori stranieri, dobbiamo lavorare per non farci trovare impreparati e in questo Confcommercio, attraverso la formazione, può dare il suo importante contributo, facendo sistema per una sfida che coinvolge tutti, non il singolo”.

Sfida accolta dal Comune di Palermo attraverso le parole del vice sindaco Sergio Marino, e del consigliere comunale Francesco Scarpinato, che hanno posto l’accento sulla necessità di migliorare le performance in termini di sviluppo, accoglienza, servizi, ma anche di scrivere norme e fornire strumenti che devono mettere nelle condizioni le imprese di dare un contributo alla crescita e far diventare Palermo capitale europea della cultura.