Wedding Style, Amanda Prini e l’arte di personalizzare un sogno

Si è da poco conclusa la seconda edizione di Wedding Style, importante manifestazione di arte floreale, patrocinata da Confcommercio Palermo, che per il secondo anno ha scelto, a Palermo, la suggestiva location di Villa Boscoreale per dare vita al tema del Fantasy, attraverso le creazioni floreali ideate dai grandi nomi del floral design nazionale e internazionale, insieme a 30 studenti provenienti dall’Italia e dalla Bulgaria. A curare la regia foto e video dell’evento, Serafino Geraci, che ha saputo cogliere l’essenza di un’atmosfera magica, dove la dimensione favolistica ha trovato quattro decwedding destinationlinazioni per quattro matrimoni da sogno.

«Abbiamo interpretato il tema fantasy giocando con le emozioni e le sensazioni, con l’apporto in questo senso, di tutti i partecipanti del corso di formazione, per cercare di trasmettere il wedding dreams, l’idea del matrimonio da sogno, attraverso la struttura che abbiamo allestito – ci racconta la floral designer Amanda Prini, per la prima volta a Wedding Style -. Si tratta di una struttura che ha la forma di un’onda molto morbida, che può essere interpretata in molti modi: l’onda del mare, il tappeto di Aladino, l’unione di due anime. Il nostro lavoro è proprio lavorare sul messaggio da trasmettere. Messaggio che ci viene passato dagli sposi, ma che poi vogliamo passare agli sposi stessi, attraverso le forme, il colore, l’olfatto con i profumi, ma anche con tutto quello che può ricordare una memoria nel futuro».

È la sua prima esperienza come docente di Wedding Style. Com’è stato l’impatto con gli studenti?

«C’è stato uno scambio importante e il lavoro finale ne è il risultato. Purtroppo in Italia non ci sono molti eventi di questo tipo. I docenti italiani più in gamba sono proiettati più all’estero, quindi corsi di questo rappresentano occasioni preziose per i nostri ragazzi. Il fatto poi che ogni anno ci siano delle novità è sicuramente un punto a favore dell’organizzazione, perché dà la possibilità ai corsisti, che hanno già partecipato alle passate edizioni  di poter sempre imparare e confrontarsi con professionalità nuove».

Qual è l’aspetto che contraddistingue la sua arte floreale?

«Faccio questo lavoro da 19 anni e ho fatto un percorso con tre scuole diverse, e ciò su cui ho sempre puntato è la personalizzazione. Uso la tecnica per far venire fuori quello che è il mio carattere, la mia firma, che ovviamente evolve nel tempo».