MILANO (ITALPRESS) – Webuild ha completato l’acquisizione del 65% di Astaldi, portando così a conclusione la più rilevante operazione di questo tipo prevista all’interno del Progetto Italia.
“Nasce un gruppo specializzato nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l’energia idroelettrica, l’acqua e i green buildings, leader sul mercato italiano e tra i principali player di settore a livello internazionale con un portafoglio ordini di oltre 40 miliardi di euro – si legge in una nota -. L’operazione, oltre a garantire una crescita dimensionale del Gruppo Webuild, permetterà l’aggregazione di diverse competenze tecniche ed ingegneristiche innovative, sviluppate nei circa 100 cantieri operativi nel mondo, e l’espansione del panorama geografico di riferimento per rispondere tempestivamente ai programmi di investimento nel settore delle grandi infrastrutture strategiche promossi dai governi nazionali, contribuendo all’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) definiti dall’ONU e alla lotta ai cambiamenti climatici”.
Con l’acquisizione di Astaldi il nuovo Gruppo arriverà ad occupare 70.000 dipendenti tra diretti e indiretti.
“Più grandi, più solidi, più organizzati, più efficienti, per competere meglio insieme sui mercati internazionali e rilanciare il mercato italiano delle infrastrutture”, afferma l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini.
“L’operazione nel suo complesso – prosegue – è stata possibile grazie al contributo delle principali istituzioni pubbliche e private italiane – CDP Equity, Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM – e di un significativo pool di investitori qualificati, tra cui l’imprenditore Leonardo Del Vecchio, che hanno creduto in un’iniziativa che solo un anno fa sembrava pioneristica e che invece oggi diventa realtà. Questa fiducia ha permesso di salvaguardare e creare nuovo lavoro, dando impulso a tutta la filiera industriale e valorizzando il know how italiano: 5.000 medie piccole e piccolissime aziende al lavoro insieme a noi nei 5 progetti in Italia. Sentiamo il dovere di modernizzare il Paese sbloccando e avviando nuovi progetti in un’ottica di sostenibilità della crescita di lungo periodo, anche grazie alla straordinaria occasione rappresentata dai fondi europei. Un dovere che diventa una vera e propria urgenza soprattutto in questo periodo, in funzione anticiclica, per rilanciare l’economia post pandemia COVID-19 e dare lavoro e una nuova speranza ai giovani”.
“Permetteremo così all’Italia di aprire una nuova stagione di ricostruzione sostenibile, che passi dalla mobilità alle infrastrutture idriche, alla tutela idrogeologica di un Paese che vive di emergenze e non di pianificazione preventiva, alla manutenzione delle opere esistenti fino ad arrivare all’edilizia green, edilizia ospedaliera e scolastica”, conclude Salini.
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