Walt Disney presenta dei conti trimestrali che deludono il mercato. A pesare soprattutto gli sforzi per l’acquisizione degli asset di 21th Century Fox.
Il CEO della Disney Bob Iger ha detto che la 21st Century Fox ha portato diverse “opportunità” all’azienda. Tra queste Avatar, X-Men, I Fantastici 4, Deadpool, Kingsman, Il pianeta delle Scimmie e molti altri.
Lo studio esplorerà le possibilità per queste proprietà sia per il grande che per piccolo schermo. E il servizio di streaming Disney diventerà in futuro un’importante piattaforma di diffusione.
Il gruppo ha dovuto fare i conti con spese in aumento anche per il finanziamento del lancio del servizio di video in streaming del suo canale sportivo Espn (Espn+) .
Uno sguardo ai numeri. Il terzo trimestre si chiude con spese che crescono più velocemente dei ricavi. Soprattutto con costi lavorativi e tecnologici più elevati degli esercizi precedenti.
Fa bene l’utile netto trimestrale, in aumento del +23% a 2,92 miliardi di dollari (1,95 dollari ad azione), dai 2,37 miliardi di dollari (1,51 dollari ad azione) dell’anno passato.
Escludendo le voci straordinarie, l’utile per azione sarebbe stato di 1,87 dollari.
Sono saliti anche i ricavi che registrano un +7% (toccando i 15,22 miliardi di dollari). Restano poco al di sotto delle attese degli analisti che ne prevedevano 15,35.
Per quanto riguarda i vari segmenti di business spiccano i ricavi dei parchi e dei resort. Questi sono cresciuti del 6% a 5,19 miliardi di dollari.
Anche l’utile operativo è in rialzo del 15%, arriva a 1,3 miliardi.
A controbilanciare l’aumento dei salari dei dipendenti del segmento, sono state le spese dei visitatori e degli ospiti.
La fetta piú ampia dei ricavi di Disney, è rappresentata dal business dei media-network: qui ha riportato ricavi per ben 6,2 miliardi di dollari, registrando un incremento del +5% rispetto all’anno scorso.
Da segnalare, sempre parte dello stesso segmento, i ricavi derivati dal business broadcast. Questi sono aumentati dell’11% toccando i 2 miliardi, l’utile operativo del 43% a 361 milioni.
Le vendite del segmento cinema sono aumentate del 20% a 2,89 miliardi. A trainarle sono state soprattutto i film “Avengers: Infinity War” e “Incredibles 2”.
Tuttavia il segmento ha riportato delle svalutazioni e i risultati
dell’home-entertainment negli Usa si sono indeboliti.
Toni ottimisti sono comunque arrivati dal Ceo Bob Iger, che ha detto che il colosso americano dell’intrattenimento “crescerà insieme a Netflix, Amazon e chiunque altro nel mercato”.
E lo farà anche grazie al suo prossimo servizio in streaming, in arrivo quest’anno e definito “la più grande priorità per l’azienda”.
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