di redazione
Citato a deporre in aula, il boss di Ramacca Rosario Di Dio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Collegato in videoconferenza dal carcere dov’è detenuto al 41 bis, Di Dio, come imputato di reato connesso, ha evitato di sottoporsi alle domande del giudice monocratico di Catania Michele Fichera. Il processo è quello per voto di scambio a carico del Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e il fratello Angelo, deputato dell’Mpa. Il governatore era presente nell’aula bunker di Bicocca.
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