Vittime della strada, l’anno scorso in Sicilia 192 incidenti mortali in un totale di 11.067 sinistri. Ferite invece 16.601 persone. Lo rivela l’Istat.
Rispetto al 2015, aumentano sia gli incidenti (1,9%) che i feriti (2,3%), con incrementi maggiori di quelli rilevati nell’intero Paese (rispettivamente 0,7% e 0,9%).
Il numero delle vittime della strada, invece, diminuisce del 14,7%, molto più della media nazionale (4,2%).
Nel 2016, il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in circa 17,4 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale – 286,8 euro pro capite – e in 1,1 miliardi di euro – 219,4 euro pro capite – in Sicilia; la regione incide per il 6,4% sul totale nazionale.
La pericolosità rimane alta in alcuni punti della A19, nella SS115 diramazione da Trapani alla provincia di Agrigento, lungo le SS576 e SS626 rispettivamente nel territorio agrigentino e nel nisseno.
L’indice di mortalità diminuisce in alcuni comuni del trapanese, nella zona sud orientale della regione e a sud di Catania e in quasi la metà dei comuni non si sono registrati vittime nel biennio considerato.
Nel 2016 il maggior numero di incidenti (8.850, l’80,0% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 108 morti (56,3% del totale) e 12.673 feriti (76,3%).
Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano leggermente sulle strade urbane (+0,6%) e in maniera più significativa sia sulle strade extraurbane (+8,9%) che sulle autostrade (+3,6%).
Gli incidenti più gravi continuano ad avvenire sulle strade extraurbane (4,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,6 ogni 100).
Quasi la metà dei sinistri stradali avviene lungo un rettilineo sia sulle strade extraurbane (49,5%), che su quelle urbane (42,2%).
In ambito urbano, gli incidenti che si verificano in corrispondenza degli incroci rappresentano il 33,0% del totale, seguono quelli che avvengono nei pressi di una intersezione (15,2%) e in curva (5,5%).
Lungo le strade extraurbane il 28,1% degli incidenti si verifica in curva, l’8,9% nei pressi di un’intersezione.
Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti è più elevata, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza.
Tra maggio e settembre si contano 4.823 incidenti (il 43,6% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subìto lesioni 7.278 persone (43,8%) e 103 sono decedute (53,6%).
Il 74% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 3 e le 4 della notte (8,7 morti ogni 100 incidenti) e tra le 4 e le 5 del mattino (7,9), con valori di molto superiori alla media giornaliera (1,7).
L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 3,1 decessi ogni 100 incidenti. I valori massimi della mortalità sono stati raggiunti nelle notti del sabato (7,1) e nelle altre notti (6,8) lungo i tratti di strada extraurbani.
Il venerdì e il sabato notte si registra il 40,4% degli incidenti notturni, il 41,5% delle vittime e il 41,7% dei feriti.
Il Fondo di Garanzia Vittime della Strada, istituito con legge 990 del 1969 (abrogata dal Codice delle Assicurazioni Private), attivo dal 12 giugno 1971, è amministrato, sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Consap con l’assistenza di un comitato, composto da rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di Consap, dell’Ivass, delle imprese di assicurazione e dei consumatori.
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