“Una vita senza vita”, le lettere inedite di Pirandello

Sarà presentato mercoledì 7 giugno (ore 17,30),  presso la Biblioteca Museo Luigi Pirandello di Agrigento, via Imera 50, il libro “Una vita senza vita. Pirandello in cinquant’anni di lettere”, di Arianna Fioravanti, dottore di ricerca in Italianistica de “La Sapienza”.

15oesimo anniversario

Il saggio, dedicato al drammaturgo di Girgenti nel 150esimo anniversario della sua nascita, ci racconta un Pirandello inedito attraverso le sue lettere che ne tracciano il percorso umano, sentimentale,  esistenziale, letterario.
Un Pirandello ancora lontano dalla fama e dai riflettori della celebrità, che ebbe poi la sua acme nel 1934 (due anni prima della morte) con l’assegnazione del Nobel per la Letteratura.
Il libro sarà presentato da Stefano Milioto, Presidente del Centro Nazionale di Studi Pirandelliani.
In programma anche una interessante lettura di epistole pirandelliane a cura di Giovanna Di Marco (docente di materie letterarie), dal titolo: “Il tormentato matrimonio di Luigi e Antonietta”.

La scrittura, una terapia

Eppure tra l’ancora poco conosciuto poeta e “novellaro”, come si definì in una lettera del 1904 ad Angiolo Orvieto e il grande drammaturgo in lingua nazionale, il ricorso continuo alla pagina bianca come elemento vitale rimane costante, non già nell’accezione oggi stereotipata della scrittura come pratica terapeutica, ma in quella più titanica di un flusso, un fiume da alimentare senza riserve con la propria vita, anche a costo di rimanerne senza. Così, nei cinquant’anni che vanno dal 1886 al 1936, Luigi Pirandello riversa in centinaia di lettere la sua biografia, regalandoci un autoritratto vivissimo delle sue vicende artistiche e familiari, dagli spostamenti giovanili tra Palermo, Roma e Bonn agli esili volontari a Berlino prima e Parigi poi, passando per il matrimonio tormentato con Maria Antonietta Portolano e l’amore infelice per la musa Marta Abba.