Violenza sulle donne: il web si ferma per un’ora. “Dopo il successo degli anni precedenti, il prossimo 25 novembre si rinnova, per il quinto anno consecutivo, l’iniziativa “MAI PIU’ DEBOLI – UN’ORA DI COMPLETO SILENZIO SUL WEB”. Lo afferma in una nota il suo storico promotore nonché ideatore, l’artista Oberdan Mancini che, anche quest’anno, ripropone l’evento in simultanea mondiale, senza finanziamenti e senza sponsor.
“Si inizia alle 13:00 (ora italiana) – continua Oberdan Mancini – con un’assordante silenzio globale sul web: niente foto, video, stati, commenti o condivisioni. Soltanto un grande vuoto telematico, dove lasciar fluire i pensieri, dedicandoli alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne. Esiste un vincolo astronomico che consente di individuare, tenendo conto di tutti i fusi orari del pianeta, il momento in cui il silenzio globale in tutti i luoghi del mondo è in grado di investire il web nell’esclusivo arco temporale della giornata del 25 novembre”.
“Si tratta di un’azione semplice e potente, alla quale è possibile partecipare in contemporanea in tutti i Paesi del mondo”, prosegue Oberdan Mancini il quale aggiunge: “il gesto è volutamente provocatorio! Quando tutto il web si fermerà e resterà in silenzio, nessuno potrà fingere di non essersene accorto, così come nessuno dovrebbe mai fingere di non vedere le violenze attorno a se”.
“Un silenzio assordante, un urlo silente in grado di squarciare le coscienze e di coinvolgere migliaia di donne e di uomini in un immenso, straordinario abbraccio virtuale, un silenzio incontenibile che intende abbattere il muro dell’ipocrisia”, sottolinea Oberdan Mancini.
“Il 25 novembre è la giornata in cui fiumi di inchiostro e miliardi di parole inondano la carta stampata, il web, le piazze, le sedi istituzionali mentre negli altri giorni dell’anno non si parli di violenza contro le donne con la continuità e l’attenzione che la questione richiederebbe ma soltanto in concomitanza di violenze efferate o di fatti particolarmente tragici. Ebbene, noi no!” – incalza Mancini.
“Noi ne parliamo tutti i giorni dell’anno, il nostro è un impegno civile e sociale costante ed il 25 novembre ci fermiamo a riflettere. E lo facciamo coinvolgendo migliaia di esseri umani in un silenzio globale, opprimente per i violenti, liberatorio per le vittime, colpevolizzante per gli indifferenti. Perché se la violenza uccide – conclude l’artista – l’indifferenza sa fare altrettanto”-
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