“Quanto accaduto all’ospedale di Enna sulla base di quanto emerge dalle indagini in corso, sarebbe l’ennesimo caso gravissimo di abuso sessuale e violenza psicologica. L’ausiliario dell’ASP di Enna non solo avrebbe violentato la giovane diciottenne ricoverata, ma avrebbe anche provato a minacciarla affinché ritrattasse le accuse.
Grazie al sostegno degli investigatori la giovane donna è riuscita a raccontare nel dettaglio quanto accaduto e, trattandosi di ‘Codice Rosso’, è stato possibile notificare repentinamente la misura cautelare, disposta dal procuratore Massimo Palmeri, a cui va tutta la mia riconoscenza”.
“Non è più tollerabile – aggiunge – che alcuni uomini si sentano autorizzati ad esercitare la loro sessualità sulle donne a prescindere dalla loro volontà. Ma davvero non si può proprio intervenire prima? Non ci sono misure da adottare per evitare ‘il fatto’ che darà conseguenze permanenti sulla vittima? Ad esempio, dobbiamo studiare misure per perfezionare l’organizzazione degli spazi ospedalieri in modo tale che il controllo sia sempre possibile.
È fondamentale – conclude la parlamentare palermitana – lavorare costantemente in Parlamento per combattere ogni tipo di violenza sul piano repressivo e preventivo”.
Lo affermano in una nota la senatrice M5S Cinzia Leone, vice presidente della commissione sul Femminicidio e i parlamentari M5S Fabrizio Trentacoste e Andrea Giarrizzo.
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