Il massaggiatore di un resort, abusando della propria prestazione d’opera, con violenza consistita nella repentinità del gesto, costringeva alcune ospiti della struttura a subire atti sessuali consistiti in toccamenti ripetuti della zona anale e vaginale, oltre che strofinamenti sul corpo durante il massaggio.
Secondo i Giudici della Corte di Cassazione, i massaggi invasivi e sgradevoli, contigui ad aree sessuali ed erogene che siano, in quanto tali, offensivi della sfera sessuale delle vittime, esulano da qualsiasi tecnica di massaggio lecita e decorosa ed integrano, invece, il reato di violenza sessuale (Cass. Sent. n. 26476/2022).
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