Non si arresta lodata di violenza nei confronti di strutture sanitarie e medici. L’ultimo episodio risale alle notte tra mercoledì e giovedì quando a seguito del decesso di un anziano i parenti di quest’ultimo hanno creato il caos e tensione nel reparto di Prima medicina dell’ospedale Civico di Palermo.
In seguito alla morte di un novantenne, gli operatori sanitari hanno vissuto momenti di grande tensione e di paura a causa dell’irruzione di decine di familiari del paziente.
“Un inferno”, raccontano i presenti che hanno rischiato anche di venire colpiti dalla rabbia dei parenti. Sono anche intervenute diverse volanti per cercare di riportare la calma.
La Fials, per voce della segreteria aziendale, esprime “forte preoccupazione per l’escalation di atti di violenza che si sta registrando in ospedale, dove è ormai abitudine sfogare il proprio dolore contro gli operatori sanitari che altro non fanno che il proprio dovere”.
“Ieri gli operatori sanitari presenti, medici e infermieri, sono stati oggetto della rabbia dei parenti del paziente deceduto – sostiene il sindacato – Decine di persone hanno superato la portineria e la vigilanza salendo al secondo piano e distruggendo persino la statua della Madonna che c’era in sala d’attesa. Solo per pura coincidenza gli operatori sanitari sono rimasti illesi. Chiediamo alle Istituzioni che vengano adottate misure urgenti per tutelare il personale prima che accada il peggio”.
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