Violazioni edilizie. Tre denunce a Balestrate, due arresti a San Martino delle Scale
Stavano eseguendo delle opere di manutenzione in una abitazione di via Madonna del Ponte a Balestrate in barba ad ogni norma sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato …
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di redazione
Stavano eseguendo delle opere di manutenzione in una abitazione di via Madonna del Ponte a Balestrate in barba ad ogni norma sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo e della locale Stazione dopo un’ispezione nel cantiere edile hanno denunciato tre persone. Infatti nonostante i proprietari fossero in possesso delle concessioni edilizie previste dalla legge, le ditte alle quali si erano affidati per i lavori non erano in regola e perciò oltre ai titolari delle imprese anche il committente dei lavori è stato denunciato in stato di libertà per non avere verificato l’idoneità tecnico-professionale delle ditte. Nello specifico i Carabinieri hanno constatato che su sette dipendenti cinque erano stati assunti in nero, tra loro anche un minorenne. Nel corso dell’ispezione sono emerse anche diverse violazioni al testo unico della sicurezza per un ammontare complessivo di circa 67.000 euro. I militari hanno infine adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti dei responsabili legali delle due ditte che stavano eseguendo i lavori in via Madonna del Ponte a Balestrate.
I Carabinieri di San Martino delle Scale, invece hanno arrestato una coppia di coniugi
per violazione dei sigilli di un immobile sottoposto a sequestro giudiziario. G.M ed S.G. erano già stati sanzionati nel gennaio scorso perchè l’edificio che stavano costruendo era totalmente abusivo. Ieri mattina durante un servizio di perlustrazione del territorio i militari hanno notato che la coppia aveva costruito nell’immobile sequestrato e dunque senza alcuna autorizzazione un piano di 140 mq sorretto da 16 pilastri e stava ultimando i lavori per una soletta di 12 mq. La palazzina è stata nuovamente sottoposta a sequestro. Giudicati con rito direttissimo ai due coniugi è stata applicata la misura dell’obbligo di firma in caserma