Violava ripetutamente gli arresti domiciliari, i carabinieri lo conducono in carcere

TRABIA – Nel pomeriggio di ieri, a Trabia, i Carabinieri della locale Stazione, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte di Appello di Palermo – 4^ Sezione Penale nei confronti di Giuseppe Antonio Seminara, classe 1971, residente a Trabia, disoccupato, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

L’esecuzione della misura cautelare è ancora il frutto dell’attività di controllo posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese nei confronti di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari. Infatti, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a far data dal 18.12.2012, in forza di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Palermo – Ufficio G.I.P., in ben tre diverse occasioni nel corso del periodo compreso tra la predetta data ed il 24.05.2013, Seminara aveva trasgredito agli obblighi impostigli con il provvedimento che aveva disposto la misura cautelare. Il prevenuto era stato sorpreso dai militari della Stazione di Trabia all’interno della sua abitazione in compagnia di soggetti diversi dai suoi famigliari conviventi con i quali era stato autorizzato in via esclusiva a comunicare.

La predetta violazione non rappresenta pertanto un fatto isolato ma, essendo reiterata nel tempo, costituisce una consuetudine, testimonianza dell’incapacità di Seminara di adeguarsi spontaneamente alle prescrizioni ed ai limiti connessi alla detenzione domiciliare, violandoli con continuità ed assoluta noncuranza.

Premesso ciò ed a seguito delle informative di reato per violazione dell’art. 650 C.P. redatte dalla Stazione Carabinieri di Trabia, la Corte di Appello di Palermo emetteva l’odierna ordinanza di aggravamento della misura cautelare, disponendo la sostituzione degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere. Infatti, espletate le formalità di rito, Seminara associato presso la Casa Circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.