di redazione
“La lotta alla mafia va combattuta
con l’impegno congiunto di tutte le istituzioni e della societa’
civile, non solo con misure repressive, ma anche con iniziative
propositive e positive in grado di incidere in campo economico,
per dimostrare che solo la legalita’ offre lavoro vero, e quindi,
in grado di generare sviluppo duraturo per la Sicilia. Questo
profondo convincimento ci ha mosso nel venire al Vinitaly per far
conoscere cosa sta avvenendo a Polizzi Generosa, in provincia di
Palermo, in quello che fu un feudo appartenuto al famigerato
capomafia Michele Greco. Grazie all’impegno sinergico di tante
istituzioni, della popolazione locale, di Unicredit si e’ avviato
un programma di sviluppo economico che consentira’ tra l’altro di
impiantarvi la banca del germoplasma viticolo siciliano, e si
avviera’ la produzione di vini e di oli d’eccellenza”.
Lo ha detto l’assessore per l’economia della Regione siciliana,
Gaetano Armao, che e’ intervenuto oggi al Vinitaly di Verona, alla
presentazione del progetto di valorizzazione del feudo Verbumcaudo
di Polizzi.
“Abbiamo riunito in un unico progetto – ha spiegato Armao – vari
soggetti in grado di collaborare ad un unico obiettivo: rendere
nuovamente produttivi e a servizio della collettivita’ 150 ettari
che furono della famiglia Greco e che adesso il Consorzio Sviluppo
e legalita’ puo’ coltivare con produzioni d’eccellenza in grado di
garantire reddito e occupazione alle popolazioni locali”.
Dario Cartabellotta, direttore dell’Istituto regionale dei vini e
degli oli di Sicilia, ha illustrato il piano di intervento che ha
tre obiettivi: migliorare la qualita’ di vita nelle zone rurali,
diversificare le attivita’ economiche e creare nuove opportunita’
di sviluppo e occupazione, frenando i fenomeni di declino
socioeconomico e di abbandono delle aree rurali.
L’assessore Armao ha illustrato un’altra iniziativa di
particolare rilievo.
“Abbiamo proposto – ha detto – alla Regione Toscana di chiedere
l’assegnazione congiunta dell’azienda agricola di Suvignano, un
bene di oltre 750 ettari che e’ stato confiscato alla famiglia
Piazza, per realizzare percorsi agrituristici di legalita” tra il
podere toscano e i terreni confiscati alla mafia siciliana, come
quelli di Polizzi o di Collesano, dove si coltiva e produce olio
di qualita’”.
“Abbiamo messo in campo – ha detto Armao – un processo che non
deve fermarsi, malgrado vi siano stati e continuano ad verificarsi
tentativi di intercettarlo, anche con comportamenti violenti e
illegali. Vogliamo fare di Vermcaudo un simbolo, un luogo e una
proposta di riscatto e di rinascita della Sicilia. Quello che era
l’emblema della forza economica della mafia diviene adesso il
simbolo del riscatto delle Madonie e di tutta la Sicilia”.
fi/mpf
251355 Mar 12 NNNN
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