Vince il pomodoro di Pachino: il TAR annulla la riserva dei Pantani

Il Tribunale amministrativo  regionale di Palermo ha annullato l’istituzione della riserva dei Pantani della Sicilia Sud Orientale.
La sentenza arriva dopo  quella della Corte Costituzionale, emessa lo scorso luglio, che  accoglieva il ricorso del Consorzio Pomodoro di Pachino Igp, fondato su due punti: il divieto di  impiantare nuove serre e l’incompatibilità tra i mezzi di  coltivazione tradizionale e l’istituzione della riserva, che prevede invece solo coltivazioni di tipo biologico.
Poichè la riserva  avrebbe avuto un’estensione di oltre 1400 ettari, ricadenti in  gran parte all’interno dei 1800 ettari riconosciuti territorio  vocato per la produzione del pomodoro di Pachino Igp, ciò avrebbe significato una notevole riduzione nella produzione dell’ortaggio conosciuto in tutto il mondo.
“La coltivazione del pomodoro in serra nel nostro comprensorio costituisce la fonte di lavoro e di reddito per  circa 5 mila addetti- afferma soddisfatto il presidente del Consorzio,  Sebastiano Fortunato – ed il volume complessivo di affari del comparto può essere stimato in oltre 300 milioni di euro annui;  per questo il Consorzio è molto attento a promuovere azioni di valorizzazione e tutela del territorio, che siano compatibili  con le attività economiche che vi insistono”.
Adesso, per contemperare le esigenze ambientali con quelle economico-produttive, la strada potrebbe essere quella di rendere meno rigidi i divieti di coltivazione previsti dalla Riserva.