Conto alla rovescia con sgomberi programmati a luglio per gli immobili confiscati alla mafia.
Lo prevede un piano messo a punto dal nucleo territoriale costituito nella Prefettura di Palermo, composto anche dal rappresentante dell’Agenzia Nazionale e dalle Forze di Polizia Territoriali.
La Prefettura assisterà l’Agenzia Nazionale dei beni confiscati per l’effettiva disponibilità da parte dello Stato dei beni sottratti in via definitiva alla criminalità organizzata, a seguito di provvedimenti di confisca divenuti definitivi.
Case e terreni sparsi nel Palermitano: da Corleone a Ficarazzi, da Carini a Belmonte Mezzagno. Un enorme tesoro immobiliare ancora nelle mani della criminalità organizzata.
Il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, ha deciso che tutti quei beni devono tornare immediatamente allo Stato, così come previsto per legge. E non si può perdere altro tempo.
Alcuni immobili risultano abitati e occupati abusivamente ignorate le ordinanze emesse dall’Agenzia nazionale.
Il prefetto De Miro ed il direttore dell’agenzia, prefetto Ennio Sodano, garantiranno la restituzione alla società civile dei patrimoni frutto delle attività criminali.
Nel corso dell’anno 2015, il Consiglio Direttivo dell’Agenzia ha deliberato la destinazione di 3715 beni così distinti: 2.829 beni immobili, 253 aziende e 633 beni mobili.
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